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15 esempi di architettura liberty a Roma

Dopo aver analizzato 10 esempi di architettura fascista/ razionalista nella capitale, oggi mappiamo 15 esempi di architettura liberty a Roma

Lo diciamo subito: lo style liberty non va per la maggiore a Roma. D’altronde la classe borghese ha conosciuto una tardiva esplosione della classe borghese. E si sa, il liberty era lo stile architettonico preferito della borghesia di inizio Novecento. Non è un caso che sia esploso invece a Milano, coniando lo stile liberty alla città meneghina. Ed è proprio così che nasce il liberty milanese. 

Ma torniamo a noi, visto che oggi parleremo dell’architettura liberty a Roma. E lo faremo con 15 opere architettoniche tutt’altro che banali! Come sempre, ringraziamo l’arch. Paola Fioravanti per la consulenza!

1. Il villino Cagiati è un esempio di architettura liberty a Roma

Il Villino Cagiati fu realizzato dall’architetto Garibaldi Burba, nel 1902, per Giulio Cagiati. Questo villino privato che si trova nel rione Prati, è caratterizzato da una grande torre finemente decorata. L’ubicazione di tale opera architettonica non è casuale: il rione Prati era stato designato dal Piano Regolatore emesso con Roma Capitale come nuovo rione per la tanto attesa nuova borghesia romana.

2. La casina delle civette fa parte del liberty a Roma

Noi giovincelli davanti alla Casina delle Civette, un esempio di architettura Liberty a Roma

La casina delle civette, chiamata così per le due civette sulla vetrata, fu ideata dall’architetto Duilio Cambelloti nel 1914. Fu la dimora del Principe Giovanni Torlonia Jr fino al 1938, mentre Benito Mussolini viveva nella Casina Nobile di Villa Torlonia (pagando un affitto davvero simbolico al principe). Questo palazzo liberty di Roma è diventato un museo ed è visitabile. Anche gli interni sono particolarissimi. Per info e prenotazioni, consultate questo sito.

3. Architettura liberty a Roma: fontana delle rane

La fontana delle rane è stata ideata nel 1924 dall’architetto Coppedè, che ideò e disegnò l’omonimo quartiere. La fontana è stata recentemente ristrutturata diventando, ancora una volta, il fulcro del quartiere. Visitare questa zona di Roma è un’esperienza a dir poco esoterica

4. Palazzo del ragno

Rimaniamo nel Quartiere Coppedè, nato dall’idea dell’omonimo architetto seguendo il piano regolatore del Sindaco Nathan (il nostro sindaco preferito) del 1909, con uno dei palazzi fulcro di questa zona: il palazzo del ragno. Questo palazzo (che si trova in Piazza Mincio 4) fu costruito tra il 1916 e 1926 e deve il suo nome all’enorme ragno che si trova sopra il portone d’ingresso. Non è un caso che qui, Dario Argentò ambientò molti suoi film.

5. Palazzo liberty senza nome, Piazza Mincio

Di fronte al palazzo del Ragno, si trova quest’altro palazzo liberty, che però è rimasto senza nome (eppure tu, Coppedè, potevi sforzarti un attimo). Il palazzo si trova in Piazza Mincio 2 e risale al 1926. Molti interni del palazzo furono utilizzati da Dario Argento come scene dei suoi film. 

6. Villino delle fate è un esempio di architettura liberty

Sempre nel quartiere Coppedè troviamo il Villino delle fate, palazzo liberty con molteplici vie d’ingresso: via Aterno 4, Piazza Mincio 3 e via Brenta 7-11 (questo per darvi anche un’indicazione sulla dimensione dell’edificio). Il nome è dovuto alle varie figure femminili che si trovano sulle facciate dell’edificio. Senza dubbio, il nostro edificio liberty preferito a Roma.

7. Architettura liberty a Roma: Palazzi degli ambasciatori

Usciamo da Piazza Mincio ed arriviamo in uno dei simboli dell’architettura liberty a Roma: ovvero i palazzi degli ambasciatori (con il famoso arco monumentale con tanto di candelabro mastodontico). L’anno di costruzione in questo caso fu il 1921. Purtroppo, tutti i palazzi del quartiere Coppedè non sono visitabili. Possiamo godere solo dei magnifici esterni del quartiere.

8. Villino liberty con torrino in via Serchio

Sempre in zona Trieste-Coppedè, in via Serchio, c’è un palazzo liberty con un torrino giallo, che ci riporta in una favola fatata (come tutto il quartiere, d’altronde). Un palazzo misterioso, più sobrio rispetto agli altri e un po’ defilato ma che, proprio nella sua semplicità, è di grande interesse.

9. Piazza della Libertà (ambasciata dell’Uzbekistan) è un esempio liberty di Roma

Voliamo nel Rione Prati, in questa piccola chicca dell’architettura liberty di Roma: l’ambasciata dell’Uzbekistan. Rispetto all’esoterismo del Quartiere Coppedè siamo distanti anni luce, ma è comunque un esempio interessante. Ovviamente, anche questo monumento ha un suo torrino. Il segno destintivo del liberty a Roma.

10. Villino liberty in via Pimentel 2

Ah, eccolo finalmente un edificio liberty senza un torrino: quello in via Pimentel 2. Nonostante questa mancanza, l’edificio ha alcune caratteristiche simili del liberty: medaglioni con teste, maioliche, affreschi con motivi floreali e vegetali. Anche quest’ultimo si trova nel Rione Prati. L’edificio fu costruito nel 1927 dall’architetto Mario De’ Renzi. 

11. Il teatro Ambra Jovinelli

Il teatro Ambra Jovinelli fu costruito nel 1909 e si trova nel Rione Esquilino. Il teatro fu costruito perché l’impresario teatrale Giuseppe Jovinelli voleva costruire un teatro che ospitasse la rappresentazione di spettacoli comici nella capitale. Tra i vari attori che si esibirono nel teatro, è importante ricordare Totò.

Ma non fu sempre facile per il teatro, anzi. Durante il fascismo, a causa delle limitazioni del regime, divenne un luogo di incontri di boxe. 

12. L’ambasciata dell’Arabia Saudita (Villa Berlingieri) è un palazzo liberty a Roma

Questa piccola chicca liberty romana, si trova in Viale Regina Margherita ad angolo con via Nomentana, a due passi da Villa Torlonia. Il palazzo è davvero interessantissimo, colorato. Una via di mezzo tra lo stile eclettico e liberty. Il terreno fu acquistato dal Barone Berlingeri e fu progettato da Piacentini. Forse questo palazzo liberty romano è quello con la facciata più incredibile di tutte. 

13. Villa Ximenes fa parte dell’architettura liberty a Roma

Rimaniamo sempre in zona Nomentana ed arriviamo a Piazza Galeno. L’edificio fu edificato nel 1902 per Ettore Ximenes. L’edificio è particolarmente importante perché fu il primo edificio in stile liberty di Roma. I progettisti furono Ernesto Basile e Leonardo Paterna Baldizzi. 

14. Liberty a Roma: Casa del Passeggero

Un tempo, la casa del passeggero era un un albergo diurno che si trovava in Via del Viminale 3, nel Rione Castro Pretorio. Nel 1917, il Ministero dei Lavori pubblici volle creare un albergo diurno al servizio dei viaggiatori che arrivavano nella vicina stazione termini. L’edificio fu costruito dall’Arch. Frezzotti diventando una delle rare architetture dico della capitale. Ahimè, oggi dell’edificio è rimasto ben poco ed è in stato di abbandono

15. Villino Astengo è l’ultimo esempio di architettura liberty a Roma

Il villino Astengo che si trova sul Lungotevere dei Cenci, vicino al Ghetto, nato proprio nell’ottica di cambiare le sembianze della zona del Sindaco Ernesto Nathan (poi chiedetevi perché è il nostro sindaco preferito). Fu realizzato nel 1914 dall’architetto Ezio Garroni. Anche in questo caso, l’edificio fu l’ambientazione del film ‘Il conformista’ di Bartolucci. 

Hesitant Explorers

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