Questo articolo è stato scritto qualche anno fa, quando abbiamo visitato Bergamo per la prima volta. Negli anni, siamo tornati in questa splendida città tante volte. Tra le altre cose, proprio a Bergamo è dedicata la seconda puntata del nostro podcast TANTEANIME, fatto con Chora Media in collaborazione con Abbonamento Musei e Regione Lombardia. Quindi cosa vedere a Bergamo? Ve lo raccontiamo qui e nel secondo episodio del Podcast.
Alla città alta di Bergamo, le cui mura sono patrimonio dell’UNESCO, abbiamo dedicato un giorno intero dove abbiamo anche degustato alcune delle prelibatezze locali. Ci teniamo anche a ringraziare Fabio di Tusoperator.it, Nicoletta di Sentichiviaggia.it e Visit Bergamo, Guide turistiche della città di Bergamo, Cose di Bergamo, Travel blogger italiane e Turismo valle Imagna per la splendida visita guidata.
Dunque in questo breve articolo vi parleremo di cosa vedere a Bergamo in giornata, seguendo i consigli ricevuti durante le nostre visite guidate.
Arrivo a Bergamo
Da poco trasferiti a Milano, dopo aver visitato Parma e Piacenza, ci dirigiamo alla stazione Lambrate, direzione Bergamo. Lì incontriamo Nicoletta e Fabio pronti a farci da ciceroni nella loro bella città. Prendiamo l’autobus 1 per arrivare alla città alta e, con lo stesso biglietto, saliamo sulla seconda funicolare che ci porterà nella “città altissima”, ovvero a San Vigilio. Infatti, Bergamo ha due funicolari, la prima che collega la città bassa con la città alta dal 1887 e la seconda che collega la città alta a San Vigilio dal 1912. Noi abbiamo preso quest’ultima.
Cosa vedere a Bergamo: San Vigilio e discesa nella città alta

Arrivati a San Vigilio ci siamo goduti una vista mozzafiato sulla città alta. Certo, il tempo non era dei migliori, ma rendeva la vista ancora più suggestiva, forse. Non appena arrivati a San Vigilio ci siamo diretti al Castello di San Vigilio.

Il castello, che non sembra propriamente un castello, è stato per secoli simbolo della resistenza bergamasca ai vari invasori. Cominciarono a costruirlo nel VI secolo dC ma conobbe molteplici modifiche fino al XIX secolo. Dopo un bel giro al castello ci siamo diretti a verso le scalette di Scorlazzino e Scorlazzone.
Il panorama dalle scalette è bellissimo. Queste scalinate storicamente venivano utilizzati dai contadini per spostarsi tra San Vigilio, la città alta e la città bassa.
Scesi nella città alta ci dirigiamo in direzione cibarie bergamasche, prima però decidiamo di visitare la casa natale del compositore Donizetti. Dopo una visita, breve ma intensa, arriviamo al Circolino di Città alta dove abbiamo mangiato ottime pietanze locali. Il locale è molto carino (con un bel dehors) e si mangia davvero bene. Abbiamo provato un tagliere di salumi servito con la polenta e un altro di formaggi.
In seguito abbiamo provato un piatto di Scarpinocc, tipici della Val Seriana, davvero ottimi. Alessio poteva perdersi il dolce?! Assolutamente no ed ha optato per una torta ricotta e canditi. Il tutto accompagnato da acqua, vino e caffè finale. In tutto abbiamo speso 47,60€ in due.

Cosa vedere a Bergamo: 2 passi nella città alta
Con lo stomaco stracolmo di prelibatezze ci dirigiamo verso l’appuntamento per la visita guidata della città alta, ovvero all’ingresso della funicolare che collega la città bassa a quella alta. Lì abbiamo incontrato Barbara delle “Guide turistiche della città di Bergamo” che ci aveva preparato un itinerario ad hoc per scoprire in 3 ore la città vecchia bergamasca. Ci dirigiamo verso la Rocca ed il Parco delle rimembranze passando per l’affascinante Piazza mercato delle scarpe.
La Rocca era un edificio difensivo da cui si ha una vista bellissima sulla città alta e le sue torri. Le famiglie di Bergamo facevano a gara a chi aveva la torre più alta poiché più alta era la torre e più la famiglia era prestigiosa. Da lì ci siamo spostati verso i chiostri del convento di San Francesco. In posizione dominante, dalla parte orientale di Bergamo, il Convento offre un bel panorama sulla valle sottostante e sulla Val Brembana. È un luogo dalla storia secolare che ha conosciuto fasi diverse e non sempre scontate.
Ad esempio, con la nascita della Repubblica Bergamasca a fine ‘700, vennero rimossi i simboli veneti e i luoghi di culto si trovarono spesso a dover cambiare destinazione. Il Convento di San Francesco divenne quindi una prigione che ospitava i prigionieri politici in attesa di giudizio. Oggi è la sede dell’archivio e della biblioteca del Museo storico di Bergamo e, per essere visitato, è necessario acquistare un biglietto di ingresso.

Proprio fuori dal convento c’è l’affaccio su Via San Lorenzo, dove si può notare un palazzo giallo con degli strani camini. Questo luogo in realtà era una casa del piacere in attività fino alla legge Merln. Ogni camino corrispondeva ad una ragazza e quando usciva del fumo voleva dire che la ragazza era occupata con un cliente.
Abbiamo poi passeggiato fino al mercato del fieno dove si trovavano le torri di cui vi abbiamo parlato sopra e alla torre del Gombito. Siamo poi arrivati al lavatoio di fine Ottocento dove si ritrovavano tutte le massaie dell’epoca. Qui le donne venivano per lavare i panni utilizzando l’acqua calda che compravano dal fornaio accanto.
Da lì, ci siamo spostati verso la piazza vecchia, un tempo al centro della vita politica bergamasca. Qui si trova il palazzo della regione del 1100, la fontana Contarini del Settecento, la torre civica (che si può visitare e da cui si ha una bellissima vista – che dobbiamo ancora vedere) e la biblioteca Angelo Mai.
Ci siamo poi spostati per la limitrofa Piazza del Duomo. Su questa Piazza si affacciano tra i più importanti monumenti di Bergamo, come il Battistero, la Basilica di Santa Maria Maggiore e la Cappella Colleoni (personaggio eccentrico altamente legato a Bergamo). La Cappella Colleoni, qui sotto in foto, è un piccolo gioiello della città di Bergamo. La Cappella venne costruita negli anni ’70 del ‘400 per volere di Bartolomeo Colleoni, grande condottiero e capitano di ventura.
Siamo anche entrati nella Basilica di Santa Maria Maggiore, un vero capolavoro architettonico che vi lascerà letteralmente a bocca aperta. Se l’esterno è in stile romanico-lombardo (del XII secolo) gli interni seguono lo stile barocco (ricostruiti tra il 1500 ed 1700), creando così un bel contrasto tra la facciata e gli interni.
Cosa vedere a Bergamo: Cena alla Colombina

Prima di tornare a Milano con il treno serale delle 23, abbiamo cenato insieme ai ragazzi alla Trattoria la Colombina. Abbiamo mangiato ottimi antipasti (affettati, funghi trifolati, formaggi il tutto accompagnato da polenta taragna sublime), i famosi casoncelli e le foiade con funghi porcini. Rispettivamente pasta ripiena e pasta tipica di Bergamo. In tutto con dell’acqua e del vino abbiamo speso 55€ in due.
Quindi cosa vedere a Bergamo? Beh le cose da vedere non mancano di certo, come le cose da mangiare d’altronde!