Il nostro viaggio negli Stati Uniti orientali di un mese è iniziato da New York. La seconda tappa del viaggio è stata proprio nella Windy City ed è per questo che, in questo articolo, vi parliamo di cosa vedere a Chicago. Dopo aver passato 3 notti nella Grande Mela, saliamo a bordo del treno Lake Shore Limited per un viaggio unico durato circa 20 ore (abbiamo anche incontrato tantissimi Amish). Dopo essere passati per lo Stato di New York, la Pennsylvania, l’Ohio e l’Indiana, arriviamo finalmente nella capitale dell’Illinois: Chicago.
3 giorni a Chicago: Day 1 nella Windy City
Cosa vedere a Chicago: arrivo all’alba


Appena arrivati a Chicago, usciti dalla stazione, ci siamo diretti al nostro alloggio: l’Hilton Chicago Magnificent Mile Suites. Malgrado il nome altisonante, abbiamo pagato 150€ a notte (per due persone) per una suite dalle dimensioni incredibili (i letti erano comodissimi). Prima però abbiamo fatto una tappa rinforzino. Siamo finiti nel famosissimo Billy Goat Tavern, il locale preferito di Obama per addentare un buon cheeseburger (che in effetti è buonissimo). In questo posto abbiamo provato il nostro primo hot dog statunitense (ma non propriamente Chicago Style, di cui vi parleremo a breve).
Arriviamo finalmente nel Magnificient Mile, quartiere dove alloggeremo per le successive 2 notti. Qui troverete tanti negozi (anche un po’ posh). Insomma, la ‘magnifica’ Michigan Avenue è un po’ come les Champs-Élysées in salsa statunitense. Tra le cose da fare consigliate, si può salire in cima all’osservatorio John Hancock dal quale si ha una visita impagabile su Chicago e sul Lago Michigan.
Chicago sull’acqua: dal Lago Michigan fino al River Walk



Dopo un po’ di riposo, andiamo a fare due passi sul Lago Michigan, un lago di origine glaciale. Fa parte dei 5 grandi laghi dell’America del Nord. È il più grande lago che si trova interamente negli Stati Uniti ed è il quinto più grande al mondo. Il nostro approccio a questo colosso è iniziato con Ohio Beach. Purtroppo, però, il tempo non ci ha assistito e abbiamo cercato rifugio in un vecchio speak-easy, un pub in un seminterrato risalente all’epoca del proibizionismo. Il posto si chiama Timothy O’Toole’s Pub e lì abbiamo assaggiato birre locali, nachos e chicken fingers (da leccarsi le dita!).
Smesso di piovere, siamo arrivati alla River walk, dove abbiamo passeggiato lungo il Chicago River. Lì abbiamo ammirato i bellissimi grattacieli (tra cui quello di Donald Trump) che seguono e custodiscono le anse del fiume. Una passeggiata incantevole dove è difficile non rimanere con il naso all’insù. Forse la nostra passeggiata preferita in quel di Chicago.
La nostra passeggiata serale in città finisce con il Millennium Park. Lì, ad attenderci, c’era una sorpresa incredibile: il parco era pieno di lucciole stupende. All’interno del Millenium Park c’è il Cloud Gate, dell’artista Anish Kapoor. La sera è davvero bello. L’installazione dà la possibilità di guardare allo stesso tempo i palazzi che ti trovi di fronte e quelli alle tue spalle.
Decidiamo di tornare a casa, sapendo che, saremmo tornati presto al Millennium Park.
Cosa vedere a Chicago in 3 giorni: 2 day
3 giorni a Chicago: Old town e Lincoln Park
Il nostro secondo giorno a Chicago è iniziato con una visita dell’Old Town, per immergerci nella storia di questa incredibile città. In questa fetta di città, occupata per metà dal Lincoln Park, si possono trovare casette basse e strade ancora di legno. Tradizione che è venuta a mancare con l’incendio più famoso degli Stati Uniti orientali.
NeI 1871 Chicago fu vittima di un grande incendio (il Great Chicago Fire) che durò 2 giorni interi e distrusse 9km2 di città. Il colpevole dell’incendio? Una mucca. Più precisamente la mucca della signora O’Leary. Pare che la mucca diede un calcio ad una lanterna facendola cadere sul fieno che copriva il pavimento. Senza dubbio uno dei momenti più tristi ma importanti della città. Infatti, l’incendio ha sì distrutto la città, ma le ha permesso di rinnovarsi inventando, tra le altre cose, il grattacielo.
I nostri piedi poi ci hanno portato fino al Lincoln Park, il parco cittadino più importante. Dopo una passeggiata al parco (dove c’è anche lo zoo che non abbiamo visitato), abbiamo consumato il primo pasto della giornata: un club sandwich al tacchino e ottimo caffè americano. La nostra scelta è ricaduta su RJ Grunts dove ci siamo rinfrescati e rifocillati.
Cosa vedere a Chicago: Andersonville
Siamo saliti in metro per raggiungere Andersonville, il quartiere svedese di Chicago. Sicuramente è una meta insolita da esplorare a Chicago ma a noi è piaciuta davvero tantissimo! Iniziamo con un po’ di storia, come piace a noi.
Ad inizio ‘900, Chicago ospitava un decimo della popolazione svedese mondiale. La comunità viveva perlopiù qui. Ancora oggi possiamo vedere l’eredità lasciata dagli immigrati svedesi nella “Windy City”. Questa storia è raccontata benissimo da un delizioso piccolo museo che ripercorre la storia dell’immigrazione svedese. Stiamo parlando della Swedish American Museum nel cuore di Andersonville.


A fine Ottocento l’industrializzazione tardava ad arrivare in Svezia, rimanendo così un paese prevalentemente agricolo. Con una crescita improvvisa della popolazione, le terre da coltivare non bastavano più, mentre gli altri sbocchi lavorativi erano decisamente limitati. Molti svedesi iniziarono ad emigrare.
Non essendoci (ancora) una tratta diretta, per imbarcarsi per gli USA si doveva passare per Liverpool. Negli USA (e soprattutto a Chicago) cominciarono ad arrivare tantissimi svedesi, tanto da spingere due fratelli a creare una linea diretta. La compagnia regalava ai passeggeri un libricino con informazioni pratiche, aiutandoli anche con la documentazione necessaria per entrare legalmente nel paese (previo passaggio ad Ellis Island ovviamente).
Usciti dal museo, si può ancora respirare un po’ di Svezia, come testimoniano le casette in legno sparse qua e là. Un altro buon motivo per venire ad Andersonville? A due passi, si trova una delle hotdoggherie più buone della città. Ovviamente hotdog Chicago-style.
Il Byron’s hot dog è stato il rivenditore ufficiale della Casa Bianca durante il periodo Obama. Il ragazzo che ci ha servito ci ha raccontato come ad un evento abbiano servito hotdog a 5000 persone.
Ma torniamo sui nostri passi… Com’è l’hotdog Chicago-style? Non c’è il ketchup, ci sono tanti cetrioli sottolio e la senape (ma anche tanti altri toppings come lo dimostra la foto qui sopra).
Cosa vedere a Chicago in 3 giorni: una serata in città
Durante la nostra serata speciale a Chicago abbiamo provato la famosissima Deep-Dish Pizza, la pizza tipica di Chicago. Il piatto nasce dagli immigrati italiani che hanno iniziato a preparare la pizza a modo loro. Ricorda vagamente una torta rustica con salsa di pomodoro, salsiccia e mozzarella. Attenzione che la salsa al pomodoro ricopre la mozzarella e non viceversa. Abbiamo provato la pizza da Lou Malnati’s ed era davvero deliziosa.
La nostra serata è continuata con il Jazz Showcase, un club jazz tipico della città dove ci siamo goduti lo spettacolo a suon di gintonic. Un toccasana per il nostro jet-lag.
Cosa vedere a Chicago: Day 3
3 giorni a Chicago: la rivelazione delle uova



Una delle colazioni più buone fatte in viaggio è senza dubbio da Sunny Side Up. Alessio ha assaporato una colazione Chicago Style (uova all’occhio di bue, patate al forno e bacon) mentre Cécile ha mangiato l’uovo in camicia più buono del mondo, sopra un altrettanto delizioso avocado toast.
Dopo la colazione, siamo tornati al Millennium Park dove abbiamo ammirato l’opera dell’artista Jaume Plensa: la crown fountain multimediale, dove vengono mostrati in video i volti degli abitanti di Chicago. Un’idea interessante che unisce gli abitanti della città ai turisti. L’arte pubblica, d’altronde, si può ammirare ovunque in città: dalla scultura del flamingo fino ad arrivare alla statua di Picasso.
Dopo un giro al Chicago Loop, con la metro che ci passava sopra la testa, ed una visita al cartello che decreta la fine della Route 66, entriamo nel palazzo The Rookery firmato da Frank Lloyd Wright. Decidiamo poi di tornare al Millennium Park dove osserviamo il Jay Pritzker Pavillon di Frank Gehry. Da lì si può percorrere una bellissima strada pedonale che porta direttamente al lago Michigan.
Cosa vedere a Chicago: il Navy Pier
Il Navy Pier è un angoletto del Lago Michigan dove si trovano tanti locali e tante attività da svolgere sul lungo lago. Qui passeggiamo e ammiriamo a bocca aperta la vastità di questo enorme lago (peccato ci fosse un po’ di nebbia).
Qui scopriamo che Chicago ha inventato anche la ruota panoramica. Come fai a non trovare adorabile una città la cui storia recente nasce da una mucca sbadata, ha inventato il grattacielo e la ruota panoramica e il cui piatto principale è una pizza con un chilo di mozzarella sopra?!
Prima di lasciare Chicago e di salire a bordo del treno City of New Orleans, direzione Memphis, decidiamo di assaggiare un’ultimo piatto tipico di Chicago: l’Italian Beef Chicago sandwich, nato sempre dagli italo-americani. Molto buono e stranamente “leggero”.
Fabio
Chicago deve essere bellissima ed è piena di cose da fare e da vedere. Già dal vostro racconto e dalle vostre foto so che mi piacerà! Spero di andarci presto
Hesitant Explorers
A noi è piaciuta tanto. Diciamo che la sua ricca gastronomia ce l’ha fatta apprezzare ancora di più.