In questo articolo ti spieghiamo cosa vedere a Memphis in un giorno. Siamo arrivati in questa città del Tennessee – Stati Uniti – all’alba, a bordo del bellissimo City of New Orleans dell’Amtrak (che ha delle carrozze panoramiche incredibili). Memphis è stata una tappa intermedia tra Chicago e New Orleans. Ci ha permesso di prenderci un giorno di pausa (che poi pausa non è stato) per riprenderci da questo treno a lunghissima percorrenza. Ma bando alle ciance, siamo pronti a portarti insieme a noi in questa città.
Cosa vedere a Memphis in un giorno: il nostro itinerario
Un giorno a Memphis: mattino
Appena arrivati, ci siamo fiondati al Cafe Keough, un posto storico e dove abbiamo sorseggiato un ottimo caffè e mangiucchiato qualcosa. Usciti dal caffè ci siamo resi conto che il clima era rovente e che una passeggiata era fuori questione. Per fortuna Memphis ha due ottimi musei che la rendono una tappa intermedia ottimale quando si sale a bordo del City of New Orleans dell’Amtrak.
Ci dirigiamo quindi alla prima tappa del nostro giro: il museo del Rock e del Soul – uno dei musei più belli visitati nel nostro viaggio negli Stati Uniti – che ripercorre la nascita di questi due generi musicali, nati proprio qui a Memphis.
Il museo racconta di come questi due generi ci parlano di industrializzazione. Le radici del rock e del soul vengono dal Tennessee più rurale. In campagna, neri e bianchi lavoravano tutti insieme ed in armonia. Dopo il lavoro si mettevano in patio come questi e cominciavano a suonare e cantare insieme. Comincia così la contaminazione tra quella che viene chiamata “musica bianca” e “musica nera”.



Ma cosa c’entra l’industrializzazione? A inizio Novecento arriva la meccanizzazione nelle campagne. Questo significa che il lavoro nelle campagne diminuisce. Allo stesso tempo le tasse da pagare ai proprietari terrieri sono sempre più alte. Nascono così i “rural poors”, fenomeno sempre trasversale tra bianchi e neri senza terra. Comincia un esodo dalle campagne verso le città. Molti preferiscono andare in città più grandi (New York, Chicago, Detroit) mentre altri vogliono rimanere “a casa” prediligendo Memphis, il centro urbano più vicino.
La situazione in città è diversa. La convivenza qui non esiste più, c’è la segregazione. I generi iniziano a separarsi. Con l’esplosione della radio esistono radio per neri e radio per bianchi. Così come esistono microfoni per neri e per bianchi. Il museo fa un approfondimento interessanti tra i vari volti della città, tra cui Elvis Presley. Su questo punto è importante aprire una piccola parentesi.
Molti vengono a Memphis esclusivamente per vedere Graceland, la dimora di Elvis. Gli addetti museali però ci hanno consigliato di andarci solo nel caso in cui fossimo grandi fan di Presley (cosa che non siamo). Visto la lontananza dal centro cittadino ed il costo (biglietto basic 45$) decidiamo di lasciar stare. Il museo del Rock e del Soul è un’ottima alternativa che connette storia, cultura e musica. E proprio su questo punto, una cosa carinissima è che si visita con un Walkmen dove si può ascoltare la musica legate alle città di Memphis.
Dopo aver visitato il museo ci dirigiamo a Central BBQ, un ristorante iconico dove mangiare a Memphis. Il re qui è il bbq, infatti decidiamo di assaporare alette di pollo piccanti e costine di maiale in salsa BBQ.



Cosa vedere a Memphis: pomeriggio
Il pomeriggio inizia con una visita al secondo museo che decidiamo di visitare qui a Memphis: il National Civil Rights museum. Tempo di visitare il secondo museo, decisamente meno allegro. È il museo nazionale dei diritti civili, allestito nel Lorraine Motel dove venne ammazzato Martin Luther King. Si parte dalle radici del razzismo per arrivare alla segregazione fino alle proteste di Memphis (I am a Man) e nel paese (Rosa Parks ed il boicottaggio).
Il museo è allestito in modo tale che si viene catapultati in quella che è stata l’ultima camera da letto di Martin Luther King, prima di essere assassinato. Alla fine il museo lascia il visitatore con una domanda provocatoria: davvero non esiste più la segregazione? A guardare le mappe sulla diffusione degli insediamenti in base all’etnia si direbbe proprio di no.
È giunto il tempo di tornare a casa, sempre cercando di evitare il caldo asfissiante che ci perseguita.
Cosa vedere a Memphis: una serata a in città
Proviamo ad uscire la sera ma, ahimè, il caldo è sempre insopportabile. Cerchiamo di raggiungere il ristorante prescelto per la nostra cena. Siamo andati da The Green Beetle, un posto carino dove mangiare a Memphis, dove abbiamo preso un buon cheeseburger ed ottime birre locali.
Dopo cena prendiamo coraggio e decidiamo di farci un giro in città. Passeggiamo fino alla bellissima Beale Street dove ogni locale suona musica tipica di Memphis e non solo. Questo è il posto perfetto per ascoltare musica live e prendersi qualcosa da bere in compagnia.



Cosa vedere a Memphis in un giorno dopo: the day after all’ombra di Elvis
Il nostro articolo su cosa vedere a Memphis in un giorno dovrebbe dirsi concluso in teoria. Purtroppo però il City of New Orleans dell’Amtrak – che sarebbe dovuto arrivare alle 7 di mattina – decide di arrivare con ben 7 ore di ritardo. Decidiamo allora di rimanere nei paraggi ma facendo comunque qualcosa di originale. Ed ecco che ci dirigiamo al Arcade Restaurant, il diner preferito di Elvis e ristorante più antico della città. Qui troverete ancora il tavolo preferito di Elvis, vicino alla porta di servizio che utilizzava per scappare dai fan scatenati.
È stata una colazione ottima e molto abbondante, che ci ha fatto sopravvivere alla traversata in treno fino a New Orleans.
Dove alloggiare a Memphis
Dopo avervi detto cosa vedere a Memphis in un giorno vorremmo darvi un piccolo consiglio su dove alloggiare a Memphis. La nostra scelta è ricaduta su SpringHill Suites by Marriott Memphis e dove abbiamo trascorso una notte bellissima, in una stanza ampia e confortevole. Ci sentiamo di consigliarlo a chiunque decida di venire in città.
Nicoletta
Memphis è una città che mi ha piacevolmente stupito e ancora ricordo le piacevoli serate trascorse a Beale Street. Io sono una di quelle che non ha ascoltato i consigli ed è andata a Graceland:) devo dire che nonostante lo scetticismo iniziale sono uscita commossa dalla casa di Elvis. Il museo però è un’ottima alternativa.