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Cosa vedere a New York: itinerario di 7 giorni nella Grande Mela

Il nostro viaggio di un mese per gli Stati Uniti Orientali non poteva che iniziare con la strabiliante New York. In questo articolo vi parliamo di cosa vedere a New York seguendo il nostro itinerario di 7 giorni. Se cercate delle informazioni generali e pratiche (come raggiungere gli States, come pagare…) vi consigliamo di iniziare da questo articolo. Qui ci concentreremo su New York dandovi solo due info organizzative: dove dormire e come spostarsi. Iniziamo dal pratico.

New York: info pratiche per viversi al meglio il viaggio

Dove dormire a New York

Dormire a New York può essere abbastanza costoso, soprattutto se non si sa dove iniziare a cercare. Noi sinceramente vi consigliamo di puntare direttamente all’Holiday Inn del Financial District. La nostra camera al 30esimo piano aveva una vista pazzesca su Lower Manhattan, il fiume Hudson e sul New Jersey.

La zona del Financial District non è così turistica come Midtown e si può raggiungere facilmente Chelsea, il West Village, l’East Village, Tribeca, la Statua della Libertà ed il Traghetto gratuito per Staten Island. Per una king size con una vista pazzesca abbiamo pagato 190$ a notte (95$ a testa). Sinceramente torneremmo qui (sia per la camera che per la zona) dovessimo visitare nuovamente la Grande Mela.

Dove dormire a Manhattan: Holiday Inn del Financial District (vista dalla nostra stanza di albergo)

Come spostarsi a New York

C’è solo un modo possibile per spostarsi a New York ed è con la metropolitana. A New York troverete una fermata della metro ad ogni angolo. È veloce, efficiente e vi può portare ovunque. Senza contare che è aperta 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Anche l’aeroporto J.F.K. è ben collegato, basta salire sulla metro per arrivare finalmente a Manhattan.

Il costo è di 2,75$ per una singola corsa, mentre per arrivare all’aeroporto sono 10$75. Potete prendere la metro card e ricaricarla oppure pagare con il contact less direttamente ai tornelli. I taxi e Uber hanno un costo esorbitante e, soprattutto, ci mettono molto di più.

Cosa vedere a New York: itinerario di 7 giorni

New York – Day 0: Arrivo a Manhattan

A New York siamo arrivati verso le 14 (ora locale). Appena atterrati, passati i controlli, ottenuto il famoso timbro sul passaporto (qui vi spieghiamo tutto per richiedere l’ESTA) e presi gli zaini, ci dirigiamo verso la navetta che ci avrebbe portato dal terminal alla stazione metro per Manhattan. Dopo circa 1 ora di viaggio, arriviamo a Manhattan. Ricorderemo per sempre quel piccolo torcicollo che ti regala il Financial District, impossibile non guardare sempre in alto. Con un jet leg ed una fame assurdi, andiamo a mangiare il nostro primo hamburger della vacanza. Data la stanchezza, lo scegliamo a due passi dall’hotel. Il posto si chiama Bill’s Bar & Burger. Prendiamo due hamburger ciccionissimi e due birre newyorkesi durante l’happy hour.

Metropolitana di New York
Metropolitana dall’aeroporto a Manhattan
Bill's Bar and Burger
L’hamburger di Bill’s and Burger
Cosa vedere a New York Statua della Libertà
Cosa vedere a New York: Downtown

Subito dopo facciamo un giro per Lower Manhattan. Iniziamo con una visita al Memoriale dell’11 Settembre, che fa sicuramente un certo effetto. Delle Torri Gemelle sono rimasti solo le due cavità che ospitavano una volta le fondazioni dei grattacieli. Ciascuna è ora una cascata ed il suono dell’acqua che scorre è incessante, quasi martellante. Intorno alle cascate ci sono le lastre con i nomi di tutte le persone cadute quel giorno. Benché la mercificazione di questo luogo sia alquanto palese (con tante persone sorridenti a farsi foto e selfie), offre sicuramente un momento di riflessione molto importante.

Da lì ci spostiamo verso il belvedere della Statua della Libertà dove, oltre alla famosa statua, ci si può sedere all’ombra di un albero per ammirare la vista. Non abbiamo le forze necessaria per prendere il traghetto e rientriamo quindi in hotel a riposare, in vista del giorno successivo.

Cosa vedere a New York – Day 1: Manhattan Ovest

La nostra lunga passeggiata di 19 chilometri è iniziata con Tribeca, dove abbiamo potuto constatare con gioia che le scale antincendio esistono davvero. Come succede spesso a New York, il nome dei quartieri nasce da una sigla. In questo caso Tribeca sta per Triangle Below Canal Street (in realtà era un quadrilatero, ma “va bene lo stessooooh!” semicit.).

Questa zona, come le altre che abbiamo visto durante il nostro Day 1, possiede un passato agricolo ed industriale. Nello specifico, a Tribeca il tessile era l’industria che andava per la maggiore e il suo passato è ancora ben visibile grazie agli incantevoli palazzi molto industrial.

Dopo Tribeca, siamo arrivati a Soho (South of Houston Street). Anche qui ci troviamo in un’area post-industriale, molto gentrificata, con angolini deliziosi e bar alla moda. A differenza di Tribeca, a Soho si concentrarono le industrie dell’alta moda e del lusso (un esempio? qui c’era la sede di Tiffany&co).

Un’altra peculiarità di Soho, però, sta nel fatto che quando la città viveva ancora di agricoltura, qui si insediarono gli schiavi liberati dalla schiavitù. L’insediamento diventò così importante da creare la Land of the Blacks. Se passeggiate qui in estate ricordatevi di mettere le Birkenstock ai piedi per confondervi con i locals.

Cosa vedere a New York Tribeca
Cosa vedere a New York: Tribeca
Soho cosa vedere a New York
Soho ed i suo bar
West Village
Perry Street ed il West Village

La nostra passeggiata continua fino a Washington Square Park, la piazza spesso protagonista delle rivendicazione per i diritti civili. Da lì puntiamo dritti al West Village, più precisamente a 66 Perry Street, ovvero la casa di Carrie Bradshaw, protagonista di Sex and The City (c’era davvero bisogno di specificarlo? Per Alessio sì). Il West Village è un amore, con le sue casette a due piani, sembra di essere in una città ideale.

Oggi il West Village viene considerato l’historical district di New York e lo dobbiamo soprattutto ai residenti che hanno lottato per preservarne la natura architettonica e non snaturarla. Ed è questo che abbiamo subito amato di New York: se Manchester è la prima città moderna, New York è la prima città dove lo spazio urbano viene concepito come habitat per l’uomo. Tutto ciò nasce dal basso, dai cittadini che decidono di reclamare lo spazio urbano.

Parlando invece di rigenerazioni così così, dal West Village siamo passati a Chelsea ed il Meatpacking District. Qui si può visitare il Chelsea Market, che si trova in una vecchia fabbrica di biscotti Oreo. Spacciato come un esempio virtuoso di rigenerazione, in realtà non è altro che un luogo di consumo. Una specie di centro commerciale di ristoranti. Forse è tempo di smetterla di chiamare ‘mercati’ luoghi che, palesemente, non lo sono.

L’ingresso vale solo per le foto del vecchio meatpacking district, che danno più o meno l’idea di come era la zona quando la fabbrica era ancora in funzione. Ma c’è una cosa che, invece, vale davvero la pena visitare. Stiamo parlando dell’High Line, un’autostrada verde e molto curata per pedoni. La High Line non è altro che un ulteriore progetto di riqualificazione.

In questo caso, ad essere riqualificate sono le vecchie rotaie di un treno che portava le merci dal Meatpacking District fino al resto della città. E sì, anche in questo caso c’è lo zampino di un’associazione di residenti che ha lottato per tenere in vita questo storico spazio urbano. L’accesso alla High Line è completamente gratuito e senza l’ombra di una macchina. Più o meno a metà del percorso troverete qualche chiosco che vende street food e bevande, il che è perfetto per uno spuntino veloce.

High Line cosa vedere a New York
La High Line di New York
Central Park New York
Il Central Park
Cosa vedere a New York
Architettura degli Stati Uniti orientali: Art déco al MET

Dopo essere scesi dalla High Line, ci dirigiamo verso Midtown – il centro città. Come ogni centro città che si rispetti, ci sta mandando grida di aiuto raggiungendo livelli di turistificazione e disneyficazione incredibili. A questo giro decidiamo di visitare frettolosamente Times Square (ma poi ci ritorneremo) puntando direttamente al pub a cui si ispira il Maclaren’s Pub di How I Met Your Mother (la serie preferita di Cécile che ha già visto 343564 volte). Stiamo parlando del Mcgee’s Pub dove ci sediamo per rifocillarsi, ammirare le tante foto della serie TV e ordinare una sheperd’s pie (tipica, ma decisamente fuori stagione). I fan della serie potranno ordinare pietanza e drink a tema.

Dopo pranzo puntiamo al famosissimo Central Park che da area paludosa è diventato un enorme polmone verde per la città. Attraversiamo il parco fino ad arrivare al Met, importantissimo museo della città. Dopo aver ammirato il bellissimo Tempio di Dendur e altre centinaia di reperti e oggetti qui custoditi, passiamo per Park Avenue e l’Upper East Side dove alloggia la famosissima Elite di Manhattan (anche qui c’è un riferimento alle serie TV, ma è ora di smetterla). È tempo di prendere la metro e tornare in hotel.

Itinerario a New York – Day 2: Manhattan Est

La nostra seconda mattina a New York inizia con una passeggiata a Lower Manhattan, più precisamente al Seaport, sotto al Ponte di Brooklyn. Lì si possono trovare tantissime sedie in legno dove ammirare il fiume Hudson insieme a tanti simpatici signori asiatici.

E chi dice Asia, dice Chinatown. Qui facciamo una piccola coda da Fried Dumplings, dove abbiamo ordinato ‘solo’ 7 dumplings invece di 15. Sotto lo sguardo di disapprovazione della proprietaria, mangiamo questi ravioli paradisiaci. Una colazione diversa dall’ordinario. A Chinatown, oltre ai ravioli, si trova la comunità cinese più numerosa degli Stati Uniti. E questo si può percepire nella vitalità, nei colori ed odori del quartiere.

Da Chinatown arriviamo a Little Italy. Al contrario di Chinatown, Little Italy è ormai la parodia di sé stessa. Qualcosa di interessante però riusciamo comunque a notarla: gli agnolotti che diventano ‘Piemonte ravioli’. Da Little Italy arriviamo a Nolita (North Little Italy), dove ci fermiamo per un brunch al Grey Dog. Un posticino molto fancy, molto millennial, ma non indimenticabile.

Cosa vedere a New York
China Town è da vedere a Manhattan
Cosa vedere a New York
Community Gardens nell’East Village
Cosa vedere a New York
Battery Park: angoli inaspettati a Manhattan

Dopo il brunch, ci dirigiamo verso l’East Village. È sicuramente meno spettacolare del West Village ma c’è qualcosa di molto interessante in questa fetta di città: stiamo parlando dei community gardens. Questo dimostra quando la storia di questa città sia fatta di azione collettiva e cittadini che, dal basso, decidono di fare qualcosa (di bello) insieme. Grazie ai community gardens, orti e giardini gestiti e creati dai cittadini, gli abitanti di Manhattan si stanno riprendendo gli spazi che sono rimasti vuoti tra i palazzi. I community gardens che ci sono piaciuti di più sono: 6BC Botanical Garden e 6th Street and Avenue B community.

Nell’East Village si trova anche il famosissimo Katz Delicatessen, cucina giudaico-americana che prepara uno dei migliori pastrami della costa orientale. Purtroppo la fila era atroce e diciamo di lasciarlo per una prossima visita in città. Se ci andate, siate pronti a mettere mano al portafoglio.

Dopo un riposino in hotel, visitiamo il Museo dei Grattacieli. Il museo è piccolino e gratuito, ma qui si può imparare molto sulla storia dei grattacieli e sull’evoluzione della città. Impariamo ad esempio che Lower Manhattan è la parte più vecchia della città. Dopo la visita andiamo verso il Battery Park, dove si vedono tanti angolini inaspettati a Manhattan.

Cosa vedere a New York
Cosa vedere a New York: Vista dal Staten Island Ferry
La Statua della Libertà dal traghetto
Tacombi ristorante messicano Manhattan
Un’ottima cena messicana da Tacombi

Da lì, ci incamminiamo a sud per imbarcarci sul traghetto gratuito per Staten Island. Ci sono tre motivi per prenderlo: è gratuito, c’è una vista incredibile su Lower Manhattan e si può ammirare da vicino la Statua della Libertà. Dopo esserci goduti il tramonto dalla barca, decidiamo di cenare da Tacombi, un ottimo ristorante messicano che portiamo nel cuore. Dopo cena, facciamo due passi per Downtown fino a Ground Zero (la zona dove un tempo c’erano le Torri Gemelle).

Cosa vedere a New York – Day 3: Lungo il fiume Hudson

Il nostro Day 3 inizia con un bel colapranzo da Black Fox Coffee. Proviamo per la prima volta un (delizioso) cold brew di cui ci drogheremo durante tutto il nostro mese negli Stati Uniti. Oltre al caffè, prendiamo un avocado toast e del bacon con le uova. Il locale è carinissimo ed è veramente consigliatissimo per una colazione sostanziosa o un brunch.

Cosa vedere a New York: Spazi pubblici sull’Hudson River Park
cosa vedere a New York
Little Island a Manhattan
Joe's Pizza di New York
La pizza di New York da Joe

Dopo aver mangiato benissimo, torniamo verso Tribeca. Lì passiamo per le piccole casi mercantile dell’Ottocento, fatte perlopiù di red bricks. Poi ci spostiamo infine per il lungo Fiume Hudson e l’Hudson River Park che ci aiuta a immergerci nella vita quotidiana di tanti newyorkesi nel fine settimana: una partita di tennis, il minigolf con i figli, un libro all’aria aperta o una corsa sul lungofiume. Anche qui impariamo molto sulla rigenerazione dei Piers di West Manhattan.

La nostra passeggiata termina a Little Island, un vecchio molo trasformato in un parco spettacolare e gratuito dove si potrebbe passare le ore ad ammirare l’architettura del posto.

Da lì torniamo al West Village, andando a prenderci una pizza New York-style da Joe’s Pizza. La pepperoni pizza (niente peperoni però, è una margherita con il salame piccante) è deliziosa e si può assaporare nella vicina Father Demo Square seduti su una panchina.

È giunto poi il momento di tornare in hotel e prendere gli zaini. Il Lake Shore Limited per Chicago ci aspetta! Ma di questo vi parleremo a breve nel blog.

Itinerario New York 7 giorni – Day 4: Il rientro nella Grande Mela

Il nostro rientro dopo 24 giorni – e circa 6.000 chilometri – in giro per gli Stati Uniti orientali ci porta di nuovo al Memoriale dell’11 Settembre. Questa volta però puntiamo a salire sul One World Observatory, il punto più alto di New York. Il One World Trade Center è il palazzo più alto dell’Occidente. Noi abbiamo acquistato il pass All Inclusive a 63 dollari con incluso un cocktail all’Osservatorio (dove abbiamo preso due cocktail d’autore ottimi).

Per salire all’osservatorio, si prende l’ascensore più veloce del mondo ed in 47 secondi si è al 102esimo piano. Mentre si sale, l’ascensore ripercorre la storia di New York: da palude a scintillante metropoli. Qui si ha una vista a 360 su New York e sui meravigliosi grattacieli che la contraddistinguono. Un’esperienza unica che vale assolutamente la spesa da affrontare.

Memoriale dell’11 Settembre
Cosa vedere a New York
Vista dall’osservatorio dell’One World Trade Center
Le luci della sera si accendono su Manhattan

Dopo circa 3 ore e mezza, scendiamo di nuovo sulla terra ferma e torniamo in un posto dove siamo già stati: Tacombi, il ristorante messicano di cui ci siamo innamorati. Facciamo due passi per Downtown, che ormai sa di casa.

Cosa vedere a New York – Day 5: Brooklyn

Non si può venire a New York senza dedicare almeno una giornata ad uno degli altri Borough. Essendo la nostra prima volta in città, abbiamo puntato Brooklyn. Prima però abbiamo fatto colazione con un Blat (di cui siamo diventati addicted a Washington) ovvero un panino con avocado, bacon, lattuga, pomodori e salse deliziose. Lo abbiamo preso al Black Fox Coffee, con un ottimo cold brew.

Siamo poi saliti sul Ponte di Brooklyn, che ci ha accolto con il grattacielo di Gehry chiamato 8 Spruce Street. Il Ponte di Brooklyn fu inaugurato nel 1884 ed è un affare di famiglia. Fu progettato dall’ing. John Roebling che morì a causa del tetano nel 1869, molto prima dell’inizio dei lavori. Il direttore dei lavori divenne quindi il figlio Washington ma, qualche giorno dopo la morte del padre, fu colpito da un’embolia polmonare che lo costrinse a stare a letto per la durata del progetto.

Ed è così che il ponte di Brooklyn ebbe una direttrice dei lavori l’ing. Emily Warren Roebling, moglie di Washington. Oltre alla direzione dei lavori fu anche lei a dialogare con gli attori politici per la gestione dei lavori.

Cosa vedere a New York
Ponte di Brooklyn
Cosa vedere a New York: Dumbo
Gli edifici in brownstone di Brooklyn

Il ponte di Brooklyn fu il primo collegamento tra Brooklyn e Manhattan ed il primo ponte sospeso in acciaio. Un esempio unico di architettura ed urbanistica. Ed è proprio grazie a questo ponte che arriviamo nel quartiere di Dumbo (Down Under the Manhattan Bridge Overpass) da dove c’è la vista sul famoso ponte di Manhattan. Sì, ponte di Manhattan e non di Brooklyn (come credono orde di instagrammer che utilizzano l’hashtag #BrooklynBridge quando, in realtà, stanno fotografando il ponte sbagliato – fine polemichina di Cécile).

Iniziamo una lunga passeggiata, partendo dall’Empire Fulton Ferry Park, spostandoci fino al Jane’s Carousel, una giostra del 1922 incastonata in una campana di vetro ideata da Jean Nouvel. La passeggiata del lungo fiume ci porta fino al Squibb Park Bridge e al Brooklyn Heights Promenade. Quest’ultima fu realizzata da Robert Moses, storico urbanista della città, in persona nel 1942.

Malgrado le sue idee assurde, il buon Robert ha creato una passeggiata panoramica esclusivamente pedonale. La cosa bella è che di turisti non ce ne sono, ma è piena di residenti che passeggiano e portano a spasso i cani. Moses l’aveva ideata per placare la rabbia dei residenti, irritati dalla costruzione di superstrade sotto casa.

La passeggiata ci porta a Montague Street, dove possiamo osservare gli storici edifici di Brooklyn in brownstone. In un secondo momento arriviamo nel quartiere di Gowanus. Un quartiere in via di rigenerazione da tenere d’occhio (tra qualche anno esploderà sicuramente, visto il lavoro che stanno portando avanti giovani attivisti ed architetti).

Gowanus è un ex quartiere industriale. Pian piano si sta ripopolando grazie a processi di rigenerazione inclusivi. Il nome del quartiere nasce dal Gowanus, un canale inquinato che attraversa il quartiere. Si sta monitorando anche la qualità dell’acqua.

Da lì, prendiamo la metro e arriviamo a Coney Island, il famosissimo parco divertimenti che si trova sulla spiaggia. Già negli anni 20 del Novecento, questa fetta di Brooklyn era il luogo dove gli operai delle fabbriche vicine allentavano la tensione. All’epoca non c’era il parco divertimenti che conosciamo oggi (quello arriverà negli anni 70), ma solo alcune montagne russe, un resort, la spiaggia e gli hot dog.

Quartiere di Gowanus
Coney Island
Cosa vedere a New York: Coney Island
Cosa vedere a New York
Il parco divertimenti di New York

Hot dog? Sì avete letto bene! Gli hot dog furono inventati a Coney Island da un immigrato tedesco che, per racimolare qualche soldo, comprò un banchetto ed iniziò a vendere le salsicce frankfurter dentro del pane caldo. Siamo nella seconda metà dell’800 ed oggi quel banchetto non esiste più. Quello che trovate però è Nathan’s famous, il più vecchio “baracchino” di hot dog, aperto dal 1916. Sono loro ad avere perfezionato la ricetta che ha reso l’hot dog famoso in tutto il paese e nel mondo.

Se venite a New York cercate di non fermarvi solo a Manhattan (o a Dumbo a Brooklyn). Potreste tornare a casa con la convinzione che New York sia equivalente a Manhattan, quando la realtà è molto più sfaccettata.

Nathan's Famous
L’Hot Dog più storico degli Stati Uniti
Au cheval
L’hamburger fotonico di Au Cheval

Per cena torniamo a Manhattan, dove andiamo a Tribeca a cenare in un posto alla moda (e decisamente non economico) che si chiama Au Cheval. Il loro hamburger è semplicemente delizioso, le birre sono fresche e la loro tartare è molto gustosa. Perfetto se volete passare una serata alla Sex and The City.

Cosa vedere a New York – Day 6: Midtown

Il nostro penultimo giorno inizia con un crescendo di tristezza per Cécile e dal 36 Lispenard Street dove, grazie alla ferrovia sotterranea e ad un network “conducenti” segreti, venivano accolti gli schiavi in fuga che venivano poi ospitati in case dai mattoni rossi. Ora trovate Caffè Colombe dove bere un ottimo caffè cold brew. Da lì la nostra esplorazione per Midtown inizia con Madison Square Park dove si può vedere il Flatiron.

Cosa vedere a New York
La New York Library
Burger joint
L’insegna luminosa di Burger Joint
Cosa vedere a New York
Cosa vedere a New York: MOMA

Siamo arrivati fino alla 5th Avenue dove siamo passati davanti al bellissimo Empire State Building, fino ad arrivare alla Biblioteca (la New York Library). Lì siamo entrati per ammirare le imponenti sale di lettura. L’ingresso è gratuito e fare un salto in biblioteca vale decisamente la pena.

Subito dopo ci è venuto un certo languorino. Andiamo quindi a caccia dell’hamburger di Burger Joint. Il posto si trova all’interno di un hotel di lusso a due passi da Times Square. È volutamente nascosto perché i proprietari del posto volevano mostrare che anche a Midtown ci sono posti sinceri, bisogna solo cercarli. Il prezzo, ovviamente, è giusto ed il panino buono. Non vi resta che andare a caccia dell’insegna al neon.

Ma c’è una vera ragione per andare a Midtown e si chiama il Moma. Praticamente è un party esclusivo a cui sono stati invitati i più grandi artisti. Il biglietto costa 25$ e abbiamo trovata l’unica cosa economica di Manhattan, contando che ci si può passare la giornata.

Khinkali del Cafe Urban
Times Square di sera

Per cena decidiamo di andare a cena a Cafe Ubani, un ottimo ristorante georgiano (nel Caucaso) dove abbiamo assaporato una deliziosa cucina della Georgia. I ragazzi sono gentilissimi ed abbiamo assaggiato degli ottimi khinkali e khachapuri. Decidiamo di andare a Times Square di sera, per vedere com’è con le luci della notte. Continua a non convincerci: una caotica trappola per turisti.

Itinerario a New York – Day 7: Ciao ciao Downtown

L’ultima mattina a New York abbiamo preso l’ultimo Blat e l’ultimo coffee Brew sempre da Black Fox Coffee. Cécile è sempre più triste perché non vuole lasciare questa città.

Abbiamo passeggiato intorno al Battery Park dove stavano festeggiando un matrimonio con vista sulla Statua della Libertà. Poco più in là, orde di giovani newyorkesi erano pronti a prendere il traghetto per passare il sabato in spiaggia nel Queens.

Matrimonio all’ombra della Statua della Libertà
cosa vedere a New York
Battery Park: cosa vedere a New York
Un ultimo saluto allo Skyline di Manhattan

E si conclude così il nostro viaggio di un mese negli Stati Uniti e questo articolo su New York. Con una metro per l’aeroporto J.F.K. ed una valigia piena di ricordi.

Hesitant Explorers

  • Daniele & Marilena

    Ragazzi più che un articolo è una vera e propria guida per scoprire al meglio New York! Foto meravigliose, consigli utilissimi e il vostro consueto modo di raccontare il mondo!
    Finora non abbiamo mai preso in considerazione di visitare la Grande Mela ma dopo aver letto il vostro post ci solletica l’idea di salire sul primo volo e lasciarci conquistare dal Made in USA!

  • Che bell’articolone su New York con tante informazioni e fotografie! Mi avete fatto venire voglia di tornarci per la terza volta. TOP!

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