Il nostro mini tour emiliano, partito da Parma, si è subito concluso con Piacenza, dove abbiamo passato una giornata davvero piacevole. Nel complesso, Piacenza ci ha sorpreso per tanti motivi! Consigliamo una visita a tutti quanti se non l’avete già fatto. Ad esempio, chi di voi ha già assaggiato gli anolini in brodo bevendo dell’ottimo vino servito nelle tipiche scodelle? Non corriamo subito a conclusioni, qui troverete una guida brevissima su cosa vedere a Piacenza, la città più romana d’Emilia.
Volete visitare altre città italiane? Ecco qui una lista di città che abbiamo visitato.
Premessa: cosa vedere a Piacenza
Piacenza viene chiamata la primogenita! Sapete il motivo per cui è conosciuta come primogenita? Perché nel 1848 fu la prima città italiana a votare con un plebiscito l’annessione al Regno di Sardegna. Il fine settimana a Parma si è concluso con una visita in giornata a Piacenza dove abbiamo assaggiato alcuni piatti della tradizione (strano, eh?). Leggendo la sua storia, abbiamo scoperto che la città è stata la prima colonia fondata dai romani nell’Italia settentrionale. Questo legame con Roma si mantiene tuttora, nella conformazione urbana e nel suo stemma. Infatti, la lupa capitolina campeggia al centro dello stemma piacentino per ricordare a tutti il suo status di “civitas romana”. Inoltre, il Palazzo Comunale, il Palazzo del Governatore e il Palazzo dei Mercanti sono ubicati ai lati della Piazza denominata dei Cavalli, da sempre il fulcro cittadino che ricalca, probabilmente, l’originario impianto dell’accampamento romano. In particolare, il foro con vie rettilinee ed incroci ad angolo retto.
Cosa vedere a Piacenza: arrivo
La prima cosa che abbiamo fatto appena arrivati in stazione? Andare a mangiare! Ed a Piacenza si mangia veramente bene. Insomma abbiamo passato un bel weekend all’ingrasso, fra Parma e Piacenza. I weekend che più ci piacciono.
La scelta è ricaduta sull’antica trattoria dell’angelo dove abbiamo mangiato ottimi piatti del piacentino. Ottimi gli affettati ma anche i tortelli all’ortica (molto particolari ed ottimi). Insomma, da tornarci!


Cosa vedere a Piacenza: passeggiata digestiva
Piacenza sotto il giorno di pasquetta era piacevolmente vuota, sopratutto nei vicoletti colorati (che caratterizzano un po’ tutte le cittadine dell’Emilia). Infatti, proprio in queste vie è davvero molto piacevole perdersi fra odori (di ragù) e vicoli con un’infinità di variazioni cromatiche.
Ma a Piacenza ci sono anche piazze di sconfinata bellezza come Piazza Cavalli dove c’è il bellissimo Palazzo Gotico, sede del comune di Piacenza ma anche la Chiesa di San Francesco. Infatti Piacenza è la città di palazzi: come Palazzo del Governo e Palazzo Farnese. Tutte e due elegantissimi e con tanta storia.
Ma la parte che abbiamo preferito di più è la Basilica di Sant’Antonio, con la sua torre ottagonale e la sua piazzetta così piacevole dove abbiamo approfittato degli ultimi raggi di sole!
Piacenza è anche la prima città dell’Emilia ad avere un teatro (che purtroppo non abbiamo potuto visitare). Il Teatro municipale di Piacenza fu definito da Stendhal stesso come il più bello d’Italia. Quindi non deve essere male, no?


Vostra maestà il Duomo
Ma la perla di Piacenza è senza dubbio il Duomo. In pieno stile romanico, quest’opera del XI secolo è maestoso, pieno e spoglio allo stesso tempo. A me è piaciuto molto, ad Ale un po’ meno. La peculiarità del duomo sono le cosiddette formelle che potete ammirare in prossimità delle chiavi degli archi. Ovvero delle sculture di Santi (e non solo). Provate a trovarli tutti (sono tantissimi, potreste passarci giornate intere.
