Per festeggiare l’arrivo del 2023 abbiamo volato fino al Regno dell’Arabia Saudita, da poco apertosi al turismo internazionale. Infatti, il regno non era visitabile fino a settembre 2019. Diciamo che il tempismo – con due anni e più di pandemia da COVID-19 – non è stato proprio dei migliori. Uno dei motivi principali per cui abbiamo scelto l’Arabia Saudita come meta è senza dubbio Al Ula, una delle città nabatee più importanti e arrivate intatte fino ad oggi. Ma cosa vedere ad Al Ula? Ve ne parliamo in maniera più approfondita in questo articolo. Inoltre troverete anche qualche consiglio pratico: come raggiungere Al Ula, dove dormire ad Al Ula e come spostarsi ad Al Ula.
Prima di iniziare date un’occhiate agli altri articoli scritti sull’#ArabiaSauditaOnTheRoad:
Al Ula: una storia lunga 2000 anni
Al Ula è un’antica città dell’Arabia Saudita con una lunga storia che risale a oltre 2000 anni fa. Durante il periodo pre-islamico, Al Ula era un importante centro commerciale sulla rotta dell’incenso lungo l’asse tra l’Arabia, il Mediterraneo e l’India, ed era governata dai Nabatei.
I Nabatei erano un antico popolo arabo che aveva la sua capitale a Petra, nell’attuale Giordania. La loro storia risale al 200 a.C. circa e la loro posizione geografica li rese importanti come intermediari commerciali tra l’Arabia, la Mesopotamia, la Siria e l’Egitto. Qui costruirono numerose città e monumenti in pietra, tra cui tombe, templi e teatri. Nel 106 d.C., il regno di Nabatea fu annesso all’impero romano e, successivamente, alla fine del IV secolo, cadde sotto il dominio bizantino.
Negli ultimi anni Al Ula è diventata una meta turistica popolare grazie ai suoi numerosi siti storici e naturali, tra cui le rovine della città antica e le spettacolari formazioni rocciose del deserto circostante.
Al Ula oggi : come me la devo immaginare prima di partire
Al Ula non è una città morta ma – proprio come Roma e altre città con tanta eredità storica – viene vissuta. Oltre al sito di Hegra (Mada’in Saleh) ci sono tante attrattive da vedere :
- Hegra
- La città antica di Al Ula
- Jabal Alfil (Elephant Rock) ed i canyon di Alula
- AlJadidah ed il nuovo distretto artistico
- Maraya: il palazzo di specchi più grande al mondo
- L’antica città di Dadan e le iscrizioni di Jabal Ikmah
E sono proprio queste le cose da vedere ad Al Ula, ve ne parliamo qui sotto.
Cosa vedere ad Al Ula
Hegra fa parte di cosa vedere ad Al Ula
Hegra è sicuramente il sito più famoso di tutta l’Arabia Saudita essendo il primo sito UNESCO del Regno. Il sito di Hegra è composto da circa 131 tombe nabatee (anche se – come ci ha raccontato la guida – nei prossimi anni verranno molto probabilmente portate alla luce ulteriori tombe e resti). Parliamo di uno spazio enorme, parliamo di più di 50 ettari, che non è possibile visitare da soli ma solo salendo e scendendo dai pullman che compiono una sorta di anello dal punto di ingresso. Ogni fermata vi garantisce la possibilità di ammirare tante tombe e resti nabatei.
Le tombe hanno tutte una superficie perfettamente liscia. Questo è dovuto alla pietra arenaria – la pietra delle tombe – e da come sono state intagliate dai nabatei. Su ogni tomba troverete intagliati gli scalini che servivano al defunto per ascendere ad una nuova vita. Un piccolo particolare: tutte le statue di aquile nei frontoni all’ingresso di molte tombe sembrano essere state decapitate. Non sappiamo quale sia stata la motivazione. Si ipotizza che ciò sia stato causato da vandalismo, usura o addirittura dai romani quando conquistarono il regno.
Oltre alle tombe, si può visitare anche Al Diwan, una sala riunioni nabatea in cui potevano entrare solo sette persone, figure importanti per la società. I loro nomi sono ancora incisi sulla pietra. Inoltre, c’è anche una stazione dei treni ottomana chiamata Madain Saleh, costruita per ospitare la Hejaz Railway, una linea ferroviaria che avrebbe dovuto facilitare il pellegrinaggio verso La Mecca. La linea non fu mai completata a causa della Rivolta Araba contro il dominio ottomano, ma la stazione sarà presto aperta al pubblico una volta terminati i lavori di restauro.
Info pratiche per visitare Hegra:
- Il tour dura 2 ore (non si può visitare in autonomia) e costa poco meno di 30€ a persona. Prenotate con largo anticipo (almeno 3 settimane prima) tramite questo link;
- Per arrivare al sito di Hegra è necessario partire dal parcheggio di Al Ula – Winter Park e salire sul pullman che vi porterà all’ingresso di Hegra. Il costo è incluso nel biglietto. Se come noi avete affittato un’auto per il vostro viaggio, al Winter Park è pieno di posti auto, camper, ecc;
- Una volta arrivati al sito, vi chiederanno di scendere dal pullman partito da Al Ula. Vi troverete in uno spazio all’aperto dove vi accoglieranno con un succo di melograno e frutta candita. Pazientate qualche minuto prima che un altro pullman, all’interno del sito, vi porterà alla prima tappa. Non preoccupatevi, è tutto ben organizzato con personale pronto a rispondere ad ogni esigenza;
- I pullman vi porteranno in giro per le tombe, partendo ogni 10-15 minuti circa da ogni fermata. C’è un trucchetto per vedere le tombe in solitaria (ed approfittarne delle guide che vi aspetteranno di fronte ad ogni fermata): prenotate il primo tour della mattina ed una volta arrivati alla prima tomba, anticipate di uno/due autobus il vostro gruppo (solitamente sono gruppi da 40 persone). Così facendo vi vedrete le tombe da soli (trick approvato anche dalle guide sul posto!).



Cosa vedere ad Al Ula: l’old town di Al Ula
Con le sue strade labirintiche e affollate, centinaia di edifici in mattoni di fango e una fortezza, la Città Vecchia di Al Ula è uno dei siti UNESCO più importanti del Nord-ovest dell’Arabia Saudita.
Prenotate la visita alla Città Vecchia di Al Ula in largo anticipo per visitare questo insediamento che testimonia la presenza di antiche rotte commerciali risalenti ad un secolo fa.
Dal XII secolo fino agli anni 80 del 2000, nella città Vecchia di Al Ula convivevano normali residenti, pellegrini e commercianti. Ad oggi, possiamo ancora osservare 900 case, 500 abitazioni ad uso commerciale, 5 piazze cittadine ed il castello risalente al X secolo.
Jabal Alfil (Elephant Rock) ed i canyon di Al Ula
L’Elephant Rock è forse la conformazione rocciosa più iconica di Al Ula. Inserito in un panorama desertico unico, qui troviamo una formazione monolitica con le sembianze di un elefante (non l’avreste mai detto dal nome, vero ?!). Questa forma è dovuta dall’erosione del vento e dell’acqua durante milioni di anni. L’Elephant Rock non è affatto una bestiolina: arriva a 52 metri di altezza.
L’Elephant Rock cambia colore a seconda dell’orario in cui si visita. Diciamo che, se proprio dovete scegliere quando visitare l’Elephant Rock, possiamo dirvi che il meglio lo dà al tramonto o la sera, sotto un cielo stellato (quindi sperate che non ci sia la luna piena). La gestione dell’Elephant Rock – oltre ad essere ottimale – è pubblica e gestita perfettamente (come dovrebbero esserlo tutti i beni pubblici). Inoltre l’ingresso è gratuito con ampio parcheggio dove lasciare il proprio veicolo a noleggio (farsela a piedi è impossibile perché lontana dal centro di Al Ula).
Cosa vedere ad Al Ula: Al Jadidah ed il nuovo distretto artistico
Ad Al Jadidah, il nuovo distretto artistico che vuole ricalcare la vecchia via dell’incenso, abbiamo passato una serata da mille ed una notte. Forse una delle esperienze più entusiasmanti del nostro viaggio. Ma facciamo un passo indietro…
Il quartiere di Al Jadidah, inaugurato nel 2019, è stato creato per celebrare l’arte e la cultura locale e internazionale. Il distretto ospita gallerie d’arte, workshop, studi di artisti e spazi espositivi all’avanguardia, dove gli artisti possono esporre le loro opere e interagire con il pubblico. Ma ad Al Jadidah troverete anche ristorantini e shisha bar (ovvero bar dove poter fumare il narghilè).
La nostra serata ad Al Ula è iniziata con una cena da AlNakheel, dove abbiamo preso hummus ed un’ottima limonata con la menta. In seguito, abbiamo visitato le piantagioni di tè e le palme da datteri dove ci si può dondolare su un’altalena atipica che si appoggia proprio sulle palme da datteri (la Dates Palm Swings). La serata si è conclusa in un shisha bar carinissimo.



Maraya: il palazzo di specchi più grande al mondo è una meta da non perdere ad Al Ula
Nel 2019 sono successe tante cose nel Regno, tra cui l’inaugurazione del Maraya Hall, l’edificio di specchi più grande al mondo. Il Maraya Hall è stato progettato come auditorium per ospitare eventi culturali, spettacoli e conferenze.
La facciata esterna del Maraya Hall è rivestita con oltre 9.000 metri quadrati di pannelli specchiati, che creano un effetto di camuffamento e di riflessione dell’ambiente circostante. Il Maraya Hall è un esempio straordinario di architettura moderna e tecnologia avanzata che si fonde perfettamente con l’ambiente naturale circostante (riflettendo il bellissimo canyon che offre la Valle di Ashar). Per noi rappresenta una tappa obbligata per chi vuole visitare Al Ula.
Per raggiungere il palazzo di specchi, puntate Maraya Hall sul navigatore. Ad un certo punto, troverete la vigilanza che vi chiederà se siete ospiti di Habitas Al Ula. Voi rispondete di no (a meno che non lo siate effettivamente) e che volete solo fare una foto al Maraya Hall. Se invece volete assistere ad un concerto, vi chiederanno di mostrargli il biglietto.
Per assistere ad un concerto al Maraya Hall, prenotate con largo anticipo qui.
L’antica città di Dadan e le iscrizioni di Jabal Ikmah
Dedan è una città antica situata nella regione di Al Ula, nell’Arabia Saudita nord-occidentale. Questa città è stata un importante centro di commercio e cultura nell’antichità, ed è famosa per le sue iscrizioni antiche, tra cui quelle di Jabal Ikmah. Queste iscrizioni sono state scoperte su una montagna vicino a Dedan, e sono composte principalmente in caratteri aramaici, che erano una lingua comune nel Vicino Oriente antico.
Le iscrizioni di Jabal Ikmah sono state datate tra il VI secolo a.C. e il IV secolo d.C. e forniscono preziose informazioni sulla vita sociale, economica e culturale della regione in quel periodo. Le iscrizioni includono anche riferimenti alla religione, con diverse menzioni a divinità locali e straniere. Il sito di Jabal Ikmah è stato recentemente aperto al pubblico, permettendo ai visitatori di esplorare e scoprire la ricca storia di Dedan e della regione di Al Ula.
Le iscrizioni di Jabal Ikmah sono un tesoro storico e culturale di inestimabile valore, che forniscono un’importante testimonianza sulla vita degli antichi abitanti della regione. La montagna su cui sono state scoperte le iscrizioni è considerata sacra e il sito è stato oggetto di studi archeologici fin dal XIX secolo. Le iscrizioni sono state oggetto di attenzione da parte di archeologi, storici e studiosi di tutto il mondo, che le hanno utilizzate per ricostruire la storia antica della regione.
Anche in questo caso, bisogna prenotare con largo anticipo su questo sito.
Un consiglio pratico per visitare Al Ula senza drammi
Ad Al Ula abbiamo assistito a scene di puro DRAMA di persone che erano andate senza prenotare nessuna delle visite e delle esperienze che offre questa città dell’Arabia Saudita.
È quindi importantissimo – a meno che non vogliate visitare Al Ula senza andare ad Hegra – che circa 3 settimane prima della partenza vi prendiate un po’ di tempo per spulciare il sito Experience Al Ula. Capite quali sono le esperienze che vi interessano di più e prenotate direttamente per il giorno e la data in cui sarete in città. Il giorno stesso della prenotazione, presentatevi con il biglietto (anche in formato digitale, non c’è bisogno di stampare nulla).
Se avete Instagram, vi consigliamo di seguire blueabaya, una expat finlandese che vive da tanti anni nel Regno. E già che ci siete, seguite anche noi!
Come raggiungere Al Ula, Arabia Saudita: 3 opzioni
Essendo Al Ula la forza motrice del turismo in Arabia Saudita è facilmente raggiungibile dalle grandi città del Regno (Jeddah, Dammam e Riyadh). Quindi, come raggiungere Al Ula? Avete 3 opzioni:
- In aereo – la compagnia aerea Flynas collega Al Ula a Riyadh e Dammam (dove atterrano i voli low cost di Wizzair e la compagnia saudita Saudia). Inoltre, da Parigi potete trovare voli diretti ad Al Ula con la compagnia Saudia. In caso di viaggio con Saudia non portate alcolici a bordo, in quanto tassativamente proibiti (e, tra l’altro, è vietatissimo introdurre alcol e maiale in Arabia Saudita).
- In autobus – la compagnia di autobus saudita Saptco collega Al Ula è le più grandi città dell’Arabia Saudita (Jeddah e Riyadh principalmente).
- In macchina – l’opzione che abbiamo scelto! È stato un on-the-road bellissimo con dei panorami incredibili (anche se un po’ faticoso viste le distanze). Dopo l’atterraggio a Dammam, il capodanno a Riyadh, abbiamo sostato ad Hail prima di partire in direzione di Al Ula. Nel blog abbiamo approfondito come organizzare un on the road in Arabia Saudita e cosa abbiamo visto durante l’on-the-road.
Quanti giorni servono per visitare Al Ula
Parliamoci chiaro: ad Al Ula si potrebbe stare anche una settimana! Se non l’avete a disposizione secondo noi 3 o 4 notti per vedere tutte le attrattive principali sono più che sufficienti. Se non avete intenzione di visitare il resto dell’Arabia Saudita (che a noi è piaciuto davvero tanto) potete anche pensare ad un weekend lungo ad Al Ula (facendo scalo a Parigi, a Riyadh o Dammam).



Dove dormire ad Al Ula
Premessa: per noi Al Ula è stata l’unica destinazione davvero cara dell’Arabia Saudita. Ma qualche modo per risparmiare c’è… Sappiate che per dormire ad Al Ula avete due opzioni:
- Dormire in città – soprattutto nelle zone periferiche c’è un notevole risparmio
- Dormire nel deserto, tra i canyon, nell’Heritage Zone. L’opzione più spettacolare ma senza dubbio più cara. Noi abbiamo optato per questa opzione alloggiando però nel resort più economico della zona: Sahary. Non sarà spettacolare come Habitas (che ha vinto mille mila premi) ma il nostro portafogli ha ringraziato.
Su Booking trovate tutti gli alloggi. Per risparmiare, anche in questo caso, il consiglio che vi diamo è prenotare con largo anticipo.
Dove mangiare ad Al Ula
Ad Al Ula abbiamo mangiato nei seguenti posti:
- AlNakheel, per una cena tipica mediorientale nel distretto di Al Jadidah
- مطعم مشويات أرواد per una shawarma deliziosa in una zona non turistica della città
- I vari banchetti di street food che si trovano ad Al Jadidah
Possiamo dire che per noi la cucina mediorientale è sempre una garanzia, ed ad Al Ula abbiamo sempre mangiato bene (anche se – come nel caso degli alberghi – qui i prezzi sono più inflazionati rispetto al resto del paese).
Come spostarsi ad Al Ula
I taxi in Arabia Saudita sono generalmente cari. Però c’è una buona notizia: qui c’è Uber ed il risparmio è a dir poco notevole! Al Ula Experiences poi offre dei servizi di navetta tra gli hotel e le attrattive ma – leggendo le recensioni – hanno corse saltuarie e sono spesso presi di assalto.
Un consiglio spassionato (se potete)? Se non fate già un on-the-road (come nel nostro caso) noleggiate un’automobile in aeroporto. Ci sono le compagnie internazionali (noi l’abbiamo presa da Sixt) che non richiedono la patente internazionale di guida. I prezzi del noleggio sono più che ragionevoli, mentre il prezzo del petrolio è a dir poco irrisorio (50 cent di euro al litro – e quando vi ricapita?!).
Federica Assirelli
Hegra in effetti è il luogo più conosciuto di questa zona, ma vale sicuramente la pena visitare anche il resto!
Fabio
Al Ula deve essere un posto straordinario, di quelli che non si dimenticano. Ottimi consigli per visitarlo!
Hesitant Explorers
Grazie mille caro Fabio!
Daniele & Marilena | Fiveintravel
Abbiamo seguito con molto piacere il vostro viaggio su IG anche perchè fino a quel momento avevamo avuto pochissime possibilità di scoprire cosa poteva offrire l’Arabia Saudita dal punto di vista turistico, vista la recente apertura ai viaggiatori di tutto il mondo. Come al solito apprezziamo il vostro modo di raccontare le vostre esperienze!
Chissà se nel 2024 riusciremo anche a noi a replicare anche solo in parte il vostro itinerario!
Hesitant Explorers
Grazie mille ragazzi! I voli per l’Arabia Saudita sono davvero conveniente e la vita lì non costa neanche tanto (anche se, ovviamente, non mancano i ristoranti patinati)