In questo articolo vi parleremo di cosa vedere nella riviera di Ulisse, ovvero quella zona della costa laziale che collega San Felice al Circeo a Gaeta. Ci siamo stati ad inizio maggio 2021, quando con un paio di amici abbiamo deciso di approfittare della zona gialla per esplorare questa zona (semi-sconosciuta per noi) del Lazio.
Se siete interessati a visitare questa zona a sud del Lazio, vi consigliamo di dare un’occhiata alla nostra pagina sulla Riviera di Ulisse. Qui troverete tutte i ristoranti che abbiamo provato, il nostro B&B e le attrazioni naturalistiche visitate durante il weekend.
Organizzare un weekend nel sud del Lazio
Geografia della Riviera di Ulisse
Iniziamo con gli essenziali: dove si trova la riviera di Ulisse? Facile, nel Lazio (a 100 chilometri da Roma). Specificatamente nel sud della regione, ad una manciata di chilometri dalla Campania. Come anticipato poco sopra, la riviera di Ulisse comprende tutta la costa laziale che parte da San Felice Circeo a Gaeta. Tra i borghi più importanti, oltre a quelli già citati, troviamo Terracina e Sperlonga.
Come raggiungere la Riviera di Ulisse
Come raggiungere la Riviera di Ulisse? Dipende da dove si parte. La cosa più semplice è arrivare a Roma e lì sostarsi per il Circeo, luogo perfetto dove iniziare l’esplorazione.
San Felice Circeo è facilmente raggiungibile dalla capitale. La soluzione ottimale è raggiungere la Riviera di Ulisse con un mezzo privato (non è la zona migliore del mondo per spostarsi con i mezzi pubblici). In alternativa, si può raggiungere il Circeo con il Cotral (ma da lì diventa problematico uscire dalla cittadina) oppure raggiungere in treno Gaeta da Roma Termini (anche se in realtà la stazione è a Formia, che è collegata al centro cittadino con un autobus).
Come spostarsi nella Riviera di Ulisse
Può diventare davvero difficile spostarsi con i mezzi nella Riviera di Ulisse. Vi consigliamo quindi di partire con un mezzo proprio oppure noleggiare un’automobile a Roma (qualora si arrivasse da un’altra regione del paese).
Purtroppo, la Riviera di Ulisse è collegata male alla capitale ed è difficile spostarsi fra i borghi. Ciononostante, si può sempre fare affidamento sul Cotral (che offre autobus di linea a livello regionale) o su altre compagnie private.
Dove dormire
Ci sono tre strategie:
- Dormire a Gaeta (estremo sud)
- Dormire a San Felice Circeo (estremo Nord)
- Dormire nel centro della Riviera di Ulisse (vi consigliamo Terracina o Sperlonga).
Noi abbiamo optato di dormire nel nord della costa, principalmente per un motivo di comodità (partivamo da Roma). Detto questo, prima di decidere dove prenotare, cercate di stabilire un itinerario e cosa vedere nella riviera di Ulisse. Diventa così più semplice stabilire il punto strategico per iniziare l’esplorazione.
Alla fine, noi abbiamo optato per il B&B Il Frutteto, a due passi dal mare di San Felice Circeo.



Cosa vedere nella Riviera di Ulisse: venerdì
Venerdì 7 maggio 2021, ore 15. Qualche ora di permesso e si parte in direzione Riviera di Ulisse. Un po’ di traffico, ma nel giro di due ore arriviamo a San Felice Circeo. Il tempo di posare le valigie al B&B e raggiungiamo il Porto di San Felice Circeo per un aperitivo al Bar Alla Scogliera (introvabile su internet, ma se puntate verso il Porto ed andate “nella via sotto” lo trovate sicuramente).
Da lì abbiamo puntato verso il centro storico di San Felice Circeo girovagando tra le viuzze. Abbiamo apprezzato la vista dall’alto e il muro della nommera: qui troverete i nomignoli dedicati a tutti gli abitanti della cittadina.
Dopo la passeggiata, siamo andati a mangiare al Grottino (quello del centro storico) dove abbiamo assaggiato piatti di pesce superlativi. Si torna a casa giusto in tempo per la fine del coprifuoco.
Cosa vedere nella Riviera di Ulisse: sabato
Il sabato mattina ci svegliamo sul presto ed andiamo a mangiare un’ottima bomba alla crema alla Casa del Dolce, consigliata da Gianmarco, un nostro amico sanfeliciano conosciuto su Instagram (e frequentato con regolarità a Milano). Da lì ci siamo spostati verso il punto panoramico delle Crocette, dove abbiamo seguito le indicazioni per l’Acropoli di Circei, dove si può osservare tutta la Riviera di Ulisse e l’agro-pontino. È perfetto per chi ha voglia di vedere la costa dall’alto senza fare un trekking troppo complesso.
Da lì abbiamo preso la macchina e siamo andati in direzione di Gaeta (circa un’ora in auto, per una distanza di 50km). Per prima cosa, siamo andati a vedere il Santuario della Santissima Trinità (o Montagna Spaccata), dove si può passeggiare all’interno di una montagna (spaccata, per l’appunto) e visitare la famosa Grotta del Turco.
Dopo la visita al Santuario, ci siamo diretti alla Pizzeria del Porto, dove abbiamo mangiato la tipica tiella di Gaeta. La tiella altro non è che una “torta salata” ripiena con leccornie locali. Abbiamo particolarmente apprezzato quella con il polpo e le olive di Gaeta. Ordinatene un bel po’, perché non potrete più farne a meno! Altro consiglio spassionato? Mangiate la tiella in riva al mare, nella bellissima spiaggia di Serapo – dove abbiamo fatto il primo bagno della stagione!
Dopo la spiaggia, abbiamo deciso di andare a visitare il centro storico medievale della città. Gaeta si presenta con un numero di viette tortuose ed acciottolate, ricca di colori ed odori. Se siete alla ricerca di un dolce, consigliamo di provare la pasticceria Stenta.



Dopo aver mangiato il dolce, ci siamo diretti verso Sperlonga, “la perla della Riviera di Ulisse”. Abbiamo parcheggiato la macchina e ci siamo diretti verso il faro scenografico di Sperlonga. Da lì, ci siamo spostati verso le viuzze bianche della cittadina. Il posto ricorda un po’ la Grecia, un po’ il Portogallo. Un posto magnifico dove poter ammirare un tramonto da favola. Se volete portare un souvenir dalla Riviera di Ulisse, vi consigliamo di andare nel negozio di artigianato di Giulia, che vende le famose ceramiche di Sperlonga.
Poi ci siamo spostati sul mare, dove abbiamo cenato con piatti davvero niente male al Lido Mare Duna durante il tramonto. Un luogo unico!
Cosa vedere nella Riviera di Ulisse: domenica
Una nuova mattina: stesso bar per fare colazione. Siamo tornati a mangiare alla Casa Del Dolce, dove abbiamo preso un’altra ottima bomba alla crema.
Siamo andati verso Il Faro di San Felice Circeo. Poco avanti, abbiamo trovato una bella spiaggia di sassi (belli grandi, con tanto di lastra di cemento dove potersi sdraiare senza troppe difficoltà), dove Alessio ha fatto un secondo bagno.
Dopo il bagno, abbiamo pranzato al volo dalla signora Vanda, al panificio di Mezzomonte, vera istituzione di San Felice, che ci ha consigliato un ragazzo della zona la sera prima al Pigneto. Un luogo perfetto per provare il canascione di San Felice (sempre una specie di pizza ripiena).



Dopo esserci rifocillati, siamo andati a Terracina, che – a nostro avviso – ha il centro storico più bello della zona. Suggestiva la Piazza del Muncipio, con il teatro romano perfettamente intatto. Un luogo perfetto per osservare le diverse epoche che hanno caratterizzato la storia della cittadina.
Prima di rientrare a Roma, siamo stati al Giardino di Ninfa. Antico borgo medievale – abbandonato a causa della malaria e di diversi saccheggi – gestito dalla famiglia nobile Caetani. La famiglia recuperò la cittadina abbandonata solo nell’Ottocento. Decisero di recuperare i giardini piantando alberi e piante esotiche recuperate durante i loro viaggi in giro per il mondo. Che posto incantevole! Consigliamo di acquistare il biglietto online in quanto è sempre molto frequentato ed è spesso al completo.
Prima di lasciarvi, vogliamo annunciarvi che presto pubblicheremo in maniera più approfondita tutti i luoghi visitati durante questo viaggio nella riviera di San Felice Circeo. A presto!