Ed ecco che iniziamo a raccontarvi del nostro lungo weekend, dopo avervi parlato di come abbiamo organizzato il ponte dei morti. Il nostro viaggio piemontese è iniziato con la visita di Asti, Neive, Barbaresco ed Alba. E quale modalità migliore per raccontarvi di queste prime tappe se non attraverso un diario di viaggio nelle Langhe?! Allacciatevi le cinture, stiamo per parlarvi di quattro città spettacolari! Se invece cercate informazioni su altre zone di Italia vi consigliamo di dare un’occhiata qui.
Diario di viaggio nelle Langhe 1.1. Asti
Diciamo che il nostro weekend inizia con l’arrivo, in tarda serata, ad Asti (nel Monferrato). Ci siamo subito diretti al ristorante Campanarò (abbiamo pagato circa 27€ a testa per 3 antipasti, 4 primi, 2 bottiglie di vino rosso, 1 secondo e 2 desserts consumati in 4). Faremo un articolo ad hoc sul cibo che abbiamo mangiato, ma comunque in questi diari vi parleremo anche dei ristoranti che abbiamo provato. Campanarò è un ottimo ristorante dove abbiamo mangiato una cucina piemontese eccellente (abbiamo amato particolarmente i tagliolini e la carne cruda) e con un menù a base di tartufo bianco con un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Poi abbiamo dormito in un Airbnb a due passi dal centro, che non vi consigliamo assolutamente visto che i proprietari si sono rilevati davvero scortesi. Dopo un sonno riparatore, ci svegliamo lentamente facendo colazione da Cafelait, un posto davvero carino dove si possono osservare vecchietti insonnoliti che leggono il giornale e scambiano la battuta sportiva del momento.
In seguito, abbiamo cominciato a vagare per il bellissimo centro storico. Abbiamo apprezzato particolarmente la bellissima Piazza Alfieri, la Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Gottardo e la torre Troyana o dell’Orologio. Ma ricordatevi, in Piemonte, di perdervi e non focalizzatevi troppo sui must see.
Diario di viaggio nelle Langhe 1.2. Neive
Ed eccoci qui, dopo aver lasciato Asti partiamo diretti in direzione delle Langhe. Bastano una manciata di chilometri e quei paesaggi meravigliosi ci sono arrivati addosso. Un’esplosione di colori avvolti in una leggera nebbiolina autunnale. Non so se riuscite ad immaginare quell’atmosfera, ma non è fotografabile. Dopo esserci estasiati siamo arrivati nel bellissimo borgo di Neive, forse uno dei borghi più belli.

Il borgo medievale è pieno di angolini carini dove aleggia un odore di tajarin appena spadellati. Abbiamo particolarmente apprezzato la vista di piazza negro. Se siete amanti delle panchine giganti (ce ne sono davvero tante nelle Langhe) c’è quella di Chris Bangle sulla strada che porta alle Tre Sorelle.
Diario di viaggio nelle Langhe 1.3. Barbaresco
Da Neive ci siamo diretti in direzione di Barbaresco. Prima però ci siamo fermati per una deliziosa pausa pranzo da Rabayà. Malgrado si fossero persi la nostra prenotazione (cosa assurda, visto che gli abbiamo fatto vedere la chiamata in uscita) ci hanno offerto un tagliere di salumi spaziale per alleviare l’attesa. Imprevisto a parte (che può succedere) possiamo dirvi che si mangia davvero bene. Abbiamo mangiato 2 tajarin di ragù alla salsiccia di bra (l’amore della nostra vita), 2 agnolotti al tartufo nero (spettacolari), 2 secondi (cinghiale e polenta e tenera di vitella), 2 bottiglie di vino (sempre in quattro). Abbiamo speso leggermente meno di 30€.
Dopo esserci rifocillati siamo andati nel minuscolo borgo medievale (si dice che ci siano più cantine che vie). Siamo saliti sulla stupenda torre di Barbaresco (5€ l’ingresso), da dove si ha una delle viste più belle della Langhe. Non possiamo confermarvelo al 100% perché c’era parecchia nebbia. Ma anche così, malgrado non ci fosse la visibilità piena, la vista era davvero grandiosa.
Diario di viaggio nelle Langhe 1.4. Alba
Il nostro primo diario di viaggio termina con la visita di Alba, una delle città più vive e divertenti delle Langhe. Noi siamo andati per l’occasione della Fiera del tartufo (ingresso + degustazione di due calici: 20€) e quindi non abbiamo potuto visitare al meglio la cittadina piemontese. Però, grazie alla fiera abbiamo potuto vedere un’asta di tartufo bianco ed assaggiare tante prelibatezze a base di tartufo. Assolutamente consigliata, ma in alcuni orari selezionati (prima delle 11 o dopo le 16).
La storia plurimillenaria di Alba non può essere riassunta in un articolo, ma sappiate che si percepisce tutta nell’atmosfera della città. Noi siamo riusciti ad entrare nella cattedrale di San Lorenzo, che ha una storia che inizia nel periodo paleocristiano, ed a vedere da lontano la Chiesa di San Domenico. Bella (seppur affollata) la via maestra. All’inizio volevamo alloggiare ad Alba, ma i prezzi erano talmente alti che abbiamo optato per la vicinissima Serralunga D’Alba (di cui vi parleremo nel prossimo articolo). Ma niente paura, torneremo sicuramente ad Alba per visitare il Centro Studi Beppe Fenoglio.
