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Parchi di Roma: 10+ ville per visitare il polmone verde della città

Con la bella stagione, i romani cominciano a riempire i parchi. Proprio per questo abbiamo pensato di fare una mini guida sui Parchi di Roma, da vedere assolutamente. Alcuni sono dei parchi, mentre altri sono giardini o ville. E c’è anche un bonus track speciale, legato al primo personaggio LGBTQIA+ della storia. Ma procediamo per gradi. Per farlo, non potevamo che iniziare con Villa Borghese.

Parchi da vedere a Roma: Villa Borghese

Villa Borghese è la villa in cui siamo cresciuti: immaginatevi due bambini scorrazzarvi – una dei dintorni di Piazza del Popolo ed uno del Rione Sallustiano – in mezzo ad altri centinaia di bambini.

Villa Borghese era una tenuta della famiglia Borghese, costruita nel 1580 sopra gli Horti luculliani (giardini di Lucullo). Nel Seicento vennero costruite numerose “ville di delizie” con l’obiettivo di creare il più grande giardino mai costruito a Roma. Tra i numerosi architetti e giardinieri, i Borghese chiamarono anche il Bernini.

Nel XIX secolo la villa venne ampliata quando Camillo Borghese acquisto i terreni verso Porta del Popolo e Porta Pinciana. Ed è proprio in questo secolo che i Borghese cominciarono ad aprire i giardini al pubblico, per ospitare delle Feste popolari con canti e balli. Nel Novecento, Villa Borghese sopravvisse alla lottizzazione “folle” dei Rioni Sallustiano e Ludovisi, e divenne pubblica grazie all’acquisto da parte dello Stato italiano nel 1901.

Villa Borghese è un parco di 80 ettari a forma di cuore. Per noi, i posti più belli del parco sono il Pincio (una delle viste più belle di Roma, ve ne avevamo parlato qui), il laghetto, l’orologio ad acqua e Piazza di Spagna. Da Settembre 2020, potete visitare la mostra di LandArt a cielo aperto Back to Nature.

A Villa Borghese potete visitare la Galleria Borghese, un ex Casino Nobile, prima residenza del Cardinal Scipione Borghese, edificato nel Seicento. L’avevamo visitata insieme a Fabio e Mr G di Tusoperator. Potete rileggere le nostre avventure qui. Consigliamo di visitarla perché è una vera meraviglia. Prima però dovete acquistare i biglietti sul loro sito internet.

tour di Roma inusuale
Galleria Borghese
vedere Roma dall'alto
Vista dal Pincio
Back to Nature a Villa Borghese

Giardini romani: Giardino degli Aranci

Altro parco di Roma di cui vi avevamo parlato nell’articolo su dove vedere la città dall’alto, il Giardino degli Aranci è semplicemente meraviglioso.

Di circa 7.800 m2, il giardino degli Aranci si affaccia dal Rione Ripa su tutta Roma. Il nome deriva dalle tantissime piante di aranci amari e fu eretto dalla famiglia dei Savelli tra il 1285 e 1287 costruito sull’Avventino. Il giardino come lo conosciamo oggi, però, fu realizzato nel 1932 dall’Arch. Raffaele De Vico visto che dal Piano Regolatore era previsto un parco pubblico nella zona (banale, eh?) e la creazione di un nuovo belvedere. E che belvedere! 

Ville di Roma: Villa Pamphili

Villa Doria Pamphilj, oltre ad essere una residenza storica, è il terzo tra i parchi di Roma per grandezza. Il parco è situato in una zona che frequentiamo poco (ma rimedieremo): il quartiere Gianicolense, la Roma Nord di Roma Sud se volessimo parlare per stereotipi. 

La villa era la tenuta di campagna della famiglia Pamphili progettata e realizzata nel Seicento. Fu espropriata alla famiglia nel 1939 da parte del comune di Roma e, nel 1960, venne aperta al pubblico.

Decisamente più imponente, rispetto alle altre ville di Roma, è un tripudio di ricchezza e giochi d’acqua. Un posto dove è facile perdersi e meravigliarsi.

Parchi di Roma: Parco degli Acquedotti

Del Parco degli Acquedotti e di Tor Fiscale ne abbiamo parlato approfonditamente in questo articolo

Non andiamo troppo nel dettaglio – per non essere troppo ripetitivi – ma vi basti pensare che qui ci sono i resti di 6 degli 11 acquedotti che servivano l’Antica Roma.

Parchi da vedere a Roma: Parco dell’Appia Antica

< Ma come?! Il parco degli Acquedotti non fa parte di quello dell’Appia Antica?! >

Sì, avete ragione! Ma li abbiamo separati per una ragione di praticità.

Anzi, fanno parte dell’Appia Antica: il parco degli Acquedotti, Caffarella, Tor Fiscale e Tor Marancia. E – ovviamente – anche l’Appia Antica.

Quando inizia la storia del parco? Beh, nel 312 a.C. quando il console Appio Claudio tracciò una strada che permettesse di raggiungere la Campania da Roma. Questa strada poteva essere percorsa da qualsiasi mezzo grazie alla sua pavimentazione levigata (ancora oggi ben visibile). Viene da subito chiamata la Regina Viarum (la Regina delle strade), poiché da lì venne la costruzione di una vastissima rete stradale.

Passano i secoli, e l’Appia diventa una semplice via suburbana. È nel Novecento che l’Appia si trasforma in grande parco e ‘passeggiata archeologica’. Un posto ricco di storia e di natura: qui si respira una Roma bucolica, quasi campestre.

Da dove iniziare? Sinceramente, noi inizieremmo dal Mausoleo di Cecilia Metella.

Parco degli Acquedotti
Parchi di Roma: gli Acquedotti
Vedere Roma dall'alto
Parchi di Roma: il Giardino degli Aranci
Parchi di Roma
L’Appia Antica

Ville romane: Villa Ada

Il parco di villa Ada ospita numerosi edifici neoclassici e si trova nella zona Nord della città (quella che non frequentiamo quasi mai, ndr), incastonata tra Via Salaria (l’antica strada consolare, fondamentale per il commercio del sale) ed i Parioli.

L’edificazione della Villa inizia nel XVII secolo, quando questo parco di Roma ospitava il Collegio Irlandese – ovvero una tenuta agricola. Nell’Ottocento, fu acquistata dai Savoia, che gli aggiunge varie funzionalità, come le scuderie. Umberto I, però, non amava vivere in campagna (e dire che oggi villa Ada è praticamente in centro) e si trasferì al Quirinale (attuale sede del Presidente della Repubblica), vendendo così la villa.

Villa Ada venne acquistata dal Conte Telfener che intitolò la villa alla moglie Ada. Ma non è finita qui, perché Vittorio III di Savoia riacquistò la villa nel 1904 e ridiventò la sede reale della città. Il nome tornò Villa Savoia fino al 1946 quando, con la caduta della monarchia, la villa fu acquistata dal pubblico demanio (che, come stiamo vedendo, in quegli anni ne ha acquistate di ville!).

Il parco è grande 160 ettari e si trova proprio sulla confluenza tra il Tevere e l’Aniene, rendendolo uno dei parchi di Roma più suggestivi.

Parchi da vedere a Roma: La Caffarella

Ve l’abbiamo anticipato: il parco della Caffarella – proprio come quello degli Acquedotti e di Tor Fiscale – fa parte del Parco Regionale dell’Appia Antica.

Più nello specifico, il Parco della Caffarella si trova tra due direttrici dell’antichità: la Via Appia e la Via Latina. Facente parte dell’agro-romano, la villa venne acquistata dai Caffarelli dai Colonna. La villa passò poi ai Torlonia e poi ai Gerini.

Nel 1996, la Villa venne espropriata, visto il forte degrado e lo stato di abbandono in cui vigeva (ma anche il timore che potesse essere edificato, vista la forte speculazione edilizia della zona.

Attualmente, la Caffarella è una delle aree verdi più importanti di Roma – con i suoi 132 ettari – ed è piena di edifici pieni di interesse come: il Colombario continuano, il Ninfeo di Egeria, la Chiesta di Sant’Urbano ed alcuni casali Cinquecenteschi.

Noi poi l’apprezziamo particolarmente quando vediamo i pascoli di pecore!

Parchi di Roma: Villa Celimontana

Sul Colle Celio, a fianco della Basilica di Santa Maria in Dominica – uno dei primi templi cristiani della capitale – sorge la bellissima Villa Celimontana

Costruita nel Cinquecento, gli scavi del 1889, che hanno portato alla ri-progettazione paesaggistica della villa, fecero emergere tantissime reperti appartenenti agli antichi romani, che poi vennero ceduti ai Musei Vaticani.

A Villa Celimontana si possono vedere la Palazzina Mattei, la Basilica Hilariana e l’antico obelisco Egizio di Ramsete II (proveniente dal  Tempio del Sole a Eliopoli).

Non sarà grande ed imponente come Villa Pamphili o Villa Borghese, ma anche Villa Celimontana fa parte dei parchi di Roma da vedere.

Parchi da vedere a Roma: Colle Oppio

Il Colle Oppio?! Ma che ci fa tra i parchi di Roma?! Beh, per noi, qui si può godere della vista più bella sul Colosseo

La storia di Colle Oppio è antichissima. È una delle alture che costituivano il Mons Esquilinus. Il colle fu sede di uno dei villaggi dell’Antica Roma, probabilmente ci risedeva la nobiltà. Al suo interno si possono visitare la Domus Area e le Terme di Traiano.

Qui potete vagare per gli 11 ettari della villa e sorseggiare qualcosa nel mitico Chiosco di Nunzia al Colle Oppio (dove tra l’altro girarono una scena del secondo capitolo di Notte Prima degli Esami).

Parchi di Roma: Roseto Comunale

Parchi di Roma - roseto comunale
Roseto Comunale di Roma

Il Roseto Comunale gode di una vista stratosferica sul Circo Massimo e sul Palatino (e scusateci se è poco) ed ospita alcune delle rose più belle ed importanti al mondo

Ma la posizione del Roseto non è banale: si trova in quello che era – dal III secolo a.C. – il tempio dedicato alla dea Flora. Qui, all’arrivo della primavera, si festeggiava la “Floralia” – festa per celebrare il risveglio della natura. A Roma, neanche i semplici poeti hanno una storia banale!

Oggi, il Roseto ospita circa 1100 specie di rose provenienti da tutto il mondo. Un posto interessantissimo da visitare a fine aprile.

Parchi di Roma: Villa Torlonia

Parchi di Roma: Casina delle Civette (Villa Torlonia)

Villa Torlonia è incastonata nel quartiere Nomentano, in mezzo a villette liberty (vi consigliamo di esplorarle partendo da Via Fracastoro) e strade trafficate.

Un tempo proprietà dei Pamphili (collezionavano ville, a quanto pare), nel 1760 venne acquistata dalla famiglia Torlonia. Il parco venne risistemato da Giuseppe Valadier, che si occupò della costruzione del Casino dei Principi e le Scuderie. In seguito, venne aggiunta la Casina delle Civette fortemente voluta dal Principe Giovanni Torlionia.

Negli anni 20 del Novecento, Giovanni Torlonia Junior concesse la residenza a Benito Mussolini che pagava 1 lira all’anno per tutta la villa. Che dire, economico!

Successivamente, Villa Torlonia venne abbandonata e poi riacquistata nel 1978 dal Comune di Roma.

Bonus Track: Orto Botanico

L’Orto Botanico dell’Università di Roma “La Sapienza” è l’unico, tra i parchi di Roma citati qui sopra, a pagamento. Il biglietto d’ingresso costa 4 euro. 

Il giardino, si trova nel Rione Trastevere, uno dei più iconici del centro storico di Roma. Il giardino ha origini lontane, come la gran parte dei posti elencati qui sopra. La sua storia inizia nell’XI secolo, anche se è solamente nel 1660 che all’Università venne assegnato un terreno per crearvi l’Orto Botanico dell’università. 

Nel 1689, qui abitava la Regina Cristina di Svezia, la prima figura LGBTQIA+ della storia. Donna libertina, amante della sua damigella Ebba Sporre, amante della caccia e di tutte le attività ritenute maschili, è una figura decisamente anti-convenzionale che cambiato il corso della storia dell’emancipazione femminile.  A 27 anni, abdicò proprio per il suo essere omosessuale e si trasferì a Roma, dove passò il resto dei suoi giorni qui.

Qui potete perdervi tra le principali collezioni botaniche. Ad esempio? La foresta di bambù giapponese, il giardino degli aromi, il giardino mediterraneo e così via

Hesitant Explorers

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