Cosa vedere a Piazza Navona, Roma? Beh, in questa piccola guida su una delle piazze più belle di Roma ci sono almeno 5 cose da fare per godersi pienamente quest’esperienza capitolina. La ‘piazza dei romani’ è ricca di curiosità e di fascino a cui è difficile rimanere indifferenti.
Ma bando alle ciance… Noi non vogliamo propinarvi la solita storia su Piazza Navona, piuttosto cercheremo darvi gli strumenti per visitare questa piazza, così caratteristica, al meglio.
Se state organizzando un tour di Roma vi consigliamo di dare un’occhiata alla pagina Roma: qui troverete itinerari, posti dove mangiare e consigli pratici per visitare al meglio la città.
Cosa vedere a Piazza Navona: premessa storica
Avremmo voluto evitare di farvi un pippone storico trito e ritrito su Piazza Navona, lo Stadio di Domiziano e la perenne faida tra Borromini e Bernini. Ma d’altronde, un articolo su Piazza Navona che non accennasse neanche minimamente alla sua storia ci sembrava troppo superficiale. Quindi beccatevi questa bella premessa storica.
Come annunciato qualche riga sopra, ai tempi dell’antica Roma, Piazza Navona ospitava lo stadio Domiziano, che fu fatto costruire dall’Imperatore Domiziano stesso nell’85. La piazza era piena di statue, una fra tutte quella di Pasquino che si trova attualmente nell’omonima Piazza (tra l’altro, se ci passate, potete lasciare una lettera di dissenso proprio a fianco).
Qui si organizzavano le gare di atletica e – a causa della sua forma concava – venivano aperte le fontane e chiusi gli scoli, così da creare una piscina.
Fino all’Undicesimo secolo, la piazza fu utilizzata per addestrare i cavalli o per organizzare il carnevale, non perdendo mai di fatto la sua destinazione ludica (d’altronde si chiamava Piazza in Agone – dal latino agonis, giochi).
Anche tra il XV ed il XIX secolo, la Piazza continuò ad essere utilizzata a fini ludici.
Ma, per molti versi, lo è tuttora.
1. Curiosità su Piazza Navona: perché si chiama la ‘piazza dei romani’?
E qui torniamo al punto di sopra: perché Piazza Navona viene chiamata la piazza dei romani?
Perché Piazza Navona è da sempre la piazza dei giochi e delle festività. Ancora oggi, è il luogo dove viene organizzato il mercato di Natale (anche se, ultimamente, la faccenda si è complicata molto, ma per questo basta darvi un nome: Tredicine).
Negli anni 50 del Novecento, ma in parte è ancora così, la Piazza era popolare e vissuta da tutti i romani: chi veniva a giocare a calcio, chi chiacchierava all’ombra delle fontane e chi semplicemente assaporava un gelato.
Ma vorremmo farvi ragionare proprio sul termine: Piazza dei romani. Lefebvre, geografo umano che teorizzò l’importanza del diritto alla città come un vero e proprio diritto civile, approverebbe senz’altro questa terminologia. E non è un caso che chiamiamo “piazza dei romani” un luogo che ha un legame altamente affettivo con la popolazione.
Solo per fare un esempio, qui ho uno dei miei ricordi più cari con mio nonno: io e lui che ci mangiamo una bomba alla crema e mezzo (a testa) il giorno della Befana (una e mezzo perché “che ce voi fa co ‘na bomba sola?!”). Ecco vi sfidiamo: chiedete ad un romano se ha un ricordo specifico di Piazza Navona. Vedrete che la risposta non potrà che essere affermativa.
Ma torniamo al nocciolo della situazione. Alla fine, tutte le piazze dovrebbero essere dei propri cittadini. Ma a Roma, lo è davvero solo una, e questa è proprio Piazza Navona.
Quindi cosa fare a Piazza Navona: niente! Solo osservare ed ammirare la popolazione che esercita il suo diritto alla città.
Ma questo non cozza un po’ con la gentrificazione del centro storico delle città? Ecco, se pensate che il Rione Parione (il rione dove si trova Piazza Navona) sia l’ennesimo rione gentrificato del centro storico, sbagliate di grosso.
Non fraintendeteci: la gentrification esiste e lotta insieme a noi. Ma ditemi in quale altra metropoli occidentale – in pieno centro – potete trovare una macelleria come questa qui sotto (a Via della Pace).

2. Cosa fare a Piazza Navona: cercare il volto “dell’oste chiacchierone”
A Piazza Navona, sopra il Bar Ai Tre Scalini, c’è un minuscolo volto in marmo. E no, non è un caso: è il volto dell’oste chiacchierone!
Questa storia si svolge nel Cinquecento, sotto Papa Sisto V. Il Pontefice era conosciuto per aver quintuplicato le pene di morte durante il suo pontificato. Il Papa amava uscire in incognito, vestendosi da popolano e vagando per la città. L’obiettivo era capire cosa pensasse realmente la popolazione del suo operato.
Un giorno si recò in un’osteria di Piazza Navona e cominciò a chiacchierare con l’oste. Il Papa (sempre in incognito) chiese all’oste cosa pensasse di lui. E l’oste cominciò a dire cose poco lusinghiere sul suo conto.
Il giorno dopo, l’oste trovò davanti alla sua osteria un patibolo… All’inizio non ci fece troppo caso visto che era alquanto comune trovarli in giro per la città (ah, che bei tempi). Solo quando arrivarono le guardie papaline, capì che il patibolo era stato disposto per giustiziarlo. L’oste fu ucciso davanti gli occhi vigili di Papa Sisto V.
Gli amici, incuranti di eventuali ripercussioni, affissero sul muro la statua della sua testa. In onore di “un uomo che disse semplicemente ciò che pensava, ma forse alla persona sbagliata”.
La faccia dell’oste è ancora ben visibile, come potete vedere nella foto qui sotto (aguzzate un po’ la vista).

3. Curiosità su Piazza Navona: “La Piazza Piscina”
Avete capito bene: Piazza Navona era diventata una piscina aperta al pubblico. Ma procediamo con ordine: Papa Innocenzo aveva ordinato di bloccare gli scarichi della Piazza, facendo sì che l’acqua delle fontane traboccasse con l’obiettivo di allagare l’intera piazza (il procedimento ci impiegava circa 2 ore).
Piazza Navona era diventata una piscina aperta al pubblico diventando così, ancora una volta, la piazza dei romani (con tanto di “lago” artificiale). Questa tradizione durò ben 214 anni, e finì nel 1866, quando Pio IX decise di vietare il lago di Piazza Navona per motivi igienici.
4. Cosa vedere a Piazza Navona: le Fontane
Ecco, non dovevate parlare dei monumenti mainstream di Piazza Navona? Ma come si fa a non parlare delle fontane di Piazza Navona (che d’altronde servivano ad allagare la piazza)?
Come sapete, le fontane sono tre: Fontana del Moro (realizzata nel 1575 da Giacomo della Porta, su progetto di Gian Lorenzo Bernini), Fontana del Nettuno (all’estremità settentrionale di Piazza Navona, progettata sempre da Della Porta nel 1575), Fontana dei Quattro Fiumi (la bellissima statua centrale di Piazza Navona costruita tra il 1648 e 1651 da Bernini).
Ecco, non siamo qui a farvi un’analisi architettonica dettagliata ma per darvi qualche consiglio su come viversi le Fontane al meglio: sedersi ed ammirare le Fontane, darsi un appuntamento davanti ad una delle Fontane (solitamente quella dei Fiumi), sorseggiare una birra o un limoncello comprati al Bar Perù (come abbiamo fatto in questo itinerario su Roma) o semplicemente godersi un clima straordinario.

5. Piazza Navona e la leggenda degli innamorati
A Piazza Navona, come in molte zone di Roma, ci sono tantissime leggende (ve ne abbiamo parlato nel caso del rione Campo Marzio).
Ma in questo caso c’è una leggenda degna di nota: la storia degli innamorati. Si dice che, tanto tempo fa, una strega lanciò una maledizione a due amanti davanti alla Fontana dei Quattro Fiumi.
Da allora, la maledizione vale per tutti gli innamorati. Infatti, ogni coppia di innamorati che decida di girare la Fontana dei Quattro Fiumi in senso antiorario è destinata a lasciarsi entro sei giorni.
A vostro rischio e pericolo quindi!
federica
Sogno di vedere Roma, e un po’ mi vergogno di non esserci ancora stata, nel frattempo sogno coi vostri articoli e coi post su instagram. Comunque sbaglio o era stato fatto un film con “protagonista” questa fontana degli innamorati?
Hesitant Explorers
Credo ce ne siano diversi 🙂 Ma forse ti riferivi ad un film in specifico. Indagherò!