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Quartiere Ostiense: una storia di rinascita ed archeologia industriale

A Roma, il quartiere Ostiense è stato definito di recente come uno dei quartieri più cool d’Europa. Ovviamente non lo diciamo noi, ma lo sostiene il Guardian! Come saprete tutti ormai, abbiamo vissuto nel rione Testaccio, che è il nostro rione preferito della capitale. Ostiense è subito fuori le mura Aureliane e non troppo distante dal centro storico (composto da XXII rioni, ve ne abbiamo parlato qui). Entrambi abbiamo qui studiato all’Università Roma Tre ed il quartiere rispecchia in pieno l’anima popolare di Roma.

Situato a Roma sud, solitamente si associa Ostiense al rione Testaccio (sono due cose ben distinte, non fate questo errore) ma in realtà è un quartiere molto più ampio come si nota dalla mappa ed include anche la Garbatella. Molti considerano erroneamente la Garbatella un “rione” di Roma. 

Ma, come ben sapete dal nostro blog, il termine rione può essere utilizzato solo se ci troviamo dentro le Mura Aureliane (il centro storico). Al contrario, la Garbatella è un borgoche si trova all’interno del Quartiere Ostiense. La visita del quartiere può essere quindi divisa in due e ve ne parleremo meglio qui sotto.

Quartiere Ostiense: oltre lo street art

Premessa storica (DOVEROSISSIMA)

Divenuta capitale d’Italia nel 1870, Roma iniziò l’espansione fuori dalle mura Aureliane nel corso dei successivi decenni. È un fenomeno che non conosce pause o interruzioni, Roma è infatti la seconda città più estesa d’Europa. Il quartiere Ostiense è stato tra i primi 15 quartieri inaugurati nel 1921, nato sopratutto per offrire i servizi municipalizzati (come l’elettricità o il gas) agli abitanti di Roma. 

L’area viene scelta per la facile movimentazione delle merci grazie al fiume Tevere, allora navigabile sino al mare, e alla ferrovia Roma-Civitavecchia. Tutto questo grazie soprattutto agli sforzi di Ernesto Nathan, primo cittadino mai dimenticato dai romani. Il gasometro predomina lo skyline dell’ostiense, ma vi sveliamo un segreto: i gasometri sono tre.

Il primo è stato progettato nel 1909, mentre gli altri due sono stati realizzati rispettivamente nel 1935 e nel 1937 quando la città richiese una più ampia fornitura di gas. Altra testimonianza importante di archeologia industriale è la Centrale Montemartini. Ora museo comunale, è stata a lungo la centrale elettrica di Roma. Rimane comunque un’importante testimonianza di quegli anni di trasformazione urbana.

Vogliamo segnalare anche gli ex Mercati generali, ora in abbandono, e che si sviluppano sul fiume tra Testaccio e Ostiense. Questi ultimi hanno fatto parte della famosa “fabbrica del Gas”. Tra le tante storie da ricordare, vogliamo citarne una: il Cottìo. Durante l’asta del pesce la notte dell’antivigilia di Natale, i cancelli dei mercati generali venivano aperti con l’usanza di offrire cartocci di pesce fritto ai clienti. Ancora oggi si sta cercando di trovare una soluzione per riqualificare tutta l’area, i progetti sono numerosi ma nulla è cambiato dall’anno in cui sono stati chiusi i Mercati generali, nel 2004.

Ultimissime testimonianze di archeologia industriale da segnalare sono: il ponte dell’Industria (il cosiddetto ponte di ferro) costruito per collegare il porto di Civitavecchia alla Stazione Termini. E’ ancora in funzione ma transitano solo pedoni, auto e moto. A pochi passi dal Gasometro e dal ponte di ferro, si era anche sviluppato il porto industriale di Roma: il porto fluviale. Ma di questo ne parleremo meglio nel prossimo articolo sul borgo marinaro della Garbatella.

Tralasciando i segni industriali, il quartiere Ostiense ospita una delle basiliche più belle di Roma: la Basilica di San Paolo fuori le mura costruita nel IX secolo. All’epoca era un insediamento fortificato fuori la città di Roma chiamato Giovannopoli.

Facciamo un salto in avanti, fino ad arrivare agli anni ’90, quando il quartiere iniziò ad ospitare la terza Università pubblica di Roma: Roma Tre, la nostra cara Università. Questo avvenimento probabilmente ha giocato un ruolo fondamentale nel dinamismo del quartiere.

Quartiere Ostiense

Cosa vedere nel quartiere Ostiense?

Oltre alle attrattive dell‘archeologia industriale e la Basilica di San Paolo fuori le mura, il quartiere Ostiense è uno dei posti più importanti per esplorare il ricco panorama della street art romana. Potete trovare le opere con la cartina multimediale.

Il più recente è il famoso murales Hunting pollution, ovvero che “mangia” l’inquinamento. Pensate che quello qui sotto è il più grande al mondo. Dal lato opposto trovate invece uno dei murales storici, ovvero quello dei mille volti colorati di Blu. Altri murales degni di nota sono il wall of Famedi JB Rock (che si trova su via dei magazzini generali) dove l’artista segnala i volti – dalla A alla Z – che lo hanno segnato.

Gli altri murales si sviluppano tra Via delle Conce (a due passi da Testaccio), Via Acerbi e via del Commercio. Alcuni sono decisamente imponenti, altri più piccoli. Ma sono tutti, proprio tutti, bellissimi. E danno un tocco davvero underground al quartiere. Lo è ancora di più se pensate che il quartiere è pieno di locali, ristoranti, pub e negozi. Ma di questo ve ne parleremo qui sotto.

Alla scoperta del borgo marinaro di Garbatella

I cortili di Garbatella

La Garbatella come la conosciamo oggi nasce, come tutto il quartiere Ostiense, nel XX secolo. Anche se troviamo tante testimonianze del passato, un po’ come in tutta Roma. Come il bellissimo monastero di Sant’Alessio all’Aventino che risale al XII secolo ed alcune ville nobiliari (in seguito espropriate per costruire il quartiere). 

Il quartiere iniziò a prendere forma dal 18 febbraio 1920 con la costruzione di Piazza Brin da parte dell’Istituto per le Case popolari di Roma. Case destinate ai lavoratori portuali (vi ricordate il Porto Fluviale?!) ed è stato concepito come vero e proprio borgo marinaro (ed il nome delle strade e delle vie lo testimoniano ancora oggi).

Quando passeggiate per la Garbatella non aspettatevi di trovare dei must-see ad ogni angolo. Il borgo è però una delle testimonianze più importanti che abbiamo del Garden City Movement, ovvero un movimento di pianificazione urbana all’avanguardia ideato nel 1898 da Ebenezer Howard con l’obiettivo di creare spazi urbani inclusivi in cui gli abitanti potessero essere felici di abitarci.

Il Garden City Movement crea una città ideale (dove gli elementi della campagna rientrano nei nuovissimi spazi urbani) che vuole contrapporsi all’abbrutimento della vita moderna dell’essere umano che vive in spazi urbani con forte degrado e che lavora in fabbrica. La socialità dell’essere umano ed il suo benessere sono tematiche messe al primo piano.

Quindi, passeggiando per Garbatella, troverete un sprazzo di città utopica, il che la rende davvero affascinante. Perdetevi tra Via delle Sette Chiese, la Fontana Carlotta e la scala degli Innamorati, Piazza Bartolomeo Romano, l’Albergo Rosso, il Teatro Palladium e Piazza del Commercio. Mentre state respirando tutto questo, immaginatevi anche voi pensatori utopisti!

Cosa fare nel quartiere più giovane di Roma

Bere, mangiare, uscire e godersi il panorama! Tutto questo nel bellissimo quartiere Ostiense. Non ve lo neghiamo, qui ci sono tantissimi locali che frequentiamo sempre quando torniamo a casa, a Roma. Li trovate tutti nella mappa interattiva sopra.

Dove mangiare a Roma
La pizza di Ostiense

Qui troverete la nostra pizza preferita: bassa, romana e scrocchiarella! Ovviamente stiamo parlando della Pizzeria Ostiense. Armatevi di pazienza, però, perché viene presa d’assalto e non si può prenotare! E ricordatevi di ordinare il supplì, uno dei migliori di Roma. Se invece volete mangiare cucina romana rivisitata, la trattoria Penestri viene considerata una delle trattorie chic più buone di Roma.

Nella mappa trovate tutte le dritte possibili ed immaginabili, ve la lasciamo spulciare con calma. Per il dopo cena, vi consigliamo di provare il mitico Caffè Letterario (dove ho organizzato la mia festa di laurea) oppure oltrepassate il ponte di ferro, uscendo leggermente fuori dal quartiere Ostiense, per provare i locali più underground della zona. Stiamo parlando di Spiazzo e Städlin dove abbiamo fatto la nostra festa di despedida poco prima di partire per Milano.

Se avete voglia di fare quattro zompi ed è estate, c’è il nostro locale preferito in città: il teatro IndiaÈ il teatro più giovane di Roma, con ampi spazzi all’aperto con vista gasometro. Soprattutto nel periodo estivo, vengono organizzati numerosi eventi culturali ma ci si può scatenare anche con buona musica (e poi l’ingresso è spesso gratuito).

Hesitant Explorers

  • Una delle prime volte che siamo stati a Roma io Dario e Daphne, abbiamo alloggiato alla Garbatella che per me ha sempre avuto un certo fascino, nonstante sia compleamente diversa dal centro. Avete portato alla mia mente de bei ricordi!

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