Un romanzo russo di Carrère è uno di quei romanzi che vorresti non leggere, ma che leggi comunque. Sì perché alla plume di Carrère si perdona un po’ tutto, come alla Roma.
Il romanzo inizia come un libro di famiglia, dove l’autore va alla ricerca delle sue origini russe e georgiane. Poi però finisce a parlare della sua relazione (ancora devo capire se considerarla tossica o meno, ma credo proprio che lo sia). A questa fantomatica ragazza dedica un pezzo su Le Monde. Non vi spoileriamo nulla, ma ovviamente lui lo reputa geniale ed un grande gesto d’amore nei suoi confronti.
Un romanzo russo è un libro faticoso, ma scritto divinamente bene. Sa essere lento e veloce allo stesso tempo. E questo non è da tutti.