Giugno per noi ha significato principalmente una cosa: un sacco di amici sono venuti a trovarci a Roma. Per questi 4 gruppi di amici abbiamo elaborato 4 passeggiate ad hoc per loro. Ed è quindi così che è nata la nostra idea di fare questo articolo su Roma in 4 itinerari, pensato per viaggiatori diversi ma che abbiano voglia di vedere una città diversa dal solito. Il viaggio è ancora lungo, quindi non perdiamo tempo!
Roma in 4 itinerari: 4 proposte per esploratori urbani
1. Itinerario a Roma per chi ama il classico: una passeggiata nei posti storici
È l’itinerario per te se ti piace:
- Le cose antiche
- La gastronomia
Ed inoltre:
- Hai a disposizione 2 giorni
- Hai una macchina (o prevedi di noleggiarla)
- Conosci Roma bene
Fabio e Mr G di tusoperator sono venuti a trovarci in macchina, partendo da Bergamo.
Appena arrivati, abbiamo fatto un giro veloce per il Parco di Tor Fiscale a due passi da dove abitiamo ora. Dopo che Fabio si è sgranchito le gambe, ci siamo diretti a Frascati. La nostra scelta è ricaduta sulla Cantina Simonetti, dove abbiamo degustato una classica cena dei castelli! Il momento di tornare a casa arriva presto, anche perché, in quel periodo, c’era il coprifuoco. Sad story!



La mattina dopo, ci svegliamo presto per andare a mangiare un’ottima colazione alla Pasticceria Angelo Azzurro. Lì, mangiamo un ottimo maritozzo con la panna. Pronti per partire, saliamo in macchina e ci dirigiamo verso Tivoli, dove abbiamo passato una mezza giornata a visitare Villa Adriana e Villa D’Este.
Villa Adriana era la residenza extra urbana dell’imperatore Adriano, costruita tra il 121 ed il 137 d.C.. Qui abbiamo particolarmente amato il teatro marittimo, un posto incredibile (c’era anche una tartaruga che nuotava tranquillamente). Villa D’Este, invece, fu costruita nel 1572 seguendo le volontà del Cardinale Ippolito d’Este. Per cosa è famosa la villa? Beh, per i suoi incredibili giochi d’acqua!
Le ville sono facilmente raggiungibili da Roma. Ci vogliono circa 3 ore per visitare Villa Adriana, mentre Villa D’Este richiede circa 2 ore. I biglietti costano circa 10€ e vanno acquistati online sul sito di Coopculture.
Una volta tornati a Roma, io e Fabio siamo andati a farci una passeggiata al Parco degli Acquedotti e nel Quartiere Quadraro. La sera si è conclusa con una cena alla pizzeria Giardino Segreto!



Il giorno dopo, pieni del solito maritozzo, siamo andati a vedere Via dell’Appia Antica, la più famosa ed antica via di Roma. Abbiamo passeggiato tra la Chiesa Gotica di San Nicola Castro Caetani ed il Mausoleo di Cecilia Metella, prima di dirigerci verso il centro storico.
Il nostro tour del centro storico è iniziato dall’isola tiberina, per poi passare al Portico d’Ottavia. Dopo questa passeggiata intensa (sopratutto per Mr G) siamo andati a mangiare un supplì da Zazà. Per non farci mancare nulla, abbiamo preso una granita di caffè con panna al Caffè Tazza D’Oro per poi tornare lentamente verso la macchina. Prima di partire per Bergamo però, li abbiamo portati a mangiare una Ciriola al Pigneto! Se non è un dolce arrivederci questo!
2. Itinerario per chi non si accontenta: viaggio culinario e periferico
È l’itinerario per te se ti piace:
- La gastronomia
- Posti inusuali
- Architettura & quartieri fuori dal centro
Ed inoltre:
- Hai a disposizione 2 giorni
- Hai una macchina (o prevedi di noleggiarla)
- Conosci Roma bene
Il viaggio a Roma in 4 itinerari continua! L’itinerario 2 è composto da sane abbuffate, quartieri periferici e gusto per la pioggia.
Le sorti di questo itinerario romano si capiscono già dall’incipit: la nostra amica Rossella (che abbiamo conosciuto in Georgia) arriva in stazione alle 13 e noi alle 13.30 eravamo all’Osteria Bonelli a sfondarci di brutto! Un pranzo infinito tra gricia, polpette al sugo e carciofi alla giudia. Ma che dire, malgrado il foodcoma, ne è valsa la pena.
Dopo l’abbuffata lasciamo Torpignattara ed andiamo in direzione Coppedè. Prima di visitare il quartiere liberty, e perderci tra le sue casupole, ci prendiamo un lemoncocco – la bibita ufficiale di Roma Nord, un misto di limone e cocco – nella speranza che ci faccia digerire. Un po’ ha funzionato.
Riprendiamo la macchina direzione Villa Fiorelli, a San Giovanni. In questa zona, a seguito del piano regolatore del 1909, vennero costruite le case popolari per i ferrovieri della stazione Tuscolana. La costruzione, che avvenne tra il 1910 ed il 1920, fu affidata alla Cooperativa dei Tranvieri ed alla Cooperativa dei Ferrovieri.
In quattro e quattr’otto arriviamo al Quadraro, dove incontriamo degli amici di Rossella per l’aperitivo (senza mangiare, perché eravamo pieni) da Grandma Bistrot! Visto che ci avanzava un po’ di tempo, abbiamo ripreso la macchina per andare in centro: direzione Fontanone e Tempietto del Bramante. Siamo poi andati verso il Rione Ponte fino ad arrivare a via della Pace. A quel punto c’era venuto un languorino ed abbiamo preso una pizza a portar via ed un supplì da Mami. Dove abbiamo mangiato la pizza? A Piazza Navona, ovviamente.



Il mattino dopo ci svegliamo con calma con un bel maritozzo con la panna dall’Angelo Azzurro. Dopo esserci ripresi, andiamo al Corviale, che ormai conosciamo come le nostre tasche! Proprio qui, abbiamo fatto la nostra prima passeggiata firmata Ottavo Colle ed Hesitant Explorers il 15 maggio 2021. Ed è stato bello riportare Rossella nel palazzo più lungo del mondo!
Da lì, ci siamo persi tra i murales del Trullo prima di riprendere la macchina e girovagare per l’architettura fascista dell’EUR. Poi, visto che in questo itinerario di Roma non è mancato di certo il cibo, siamo finiti a mangiarci una cacio e pepe da Tanto pe’ magnà. Con la pancia piena, abbiamo iniziato a vistare il quartiere Garbatella. Da lì, abbiamo esplorato i murales della Borgata Ufficiale di Tor Marancia (ovvero il primo museo condominiale al mondo) per poi finire al Rione San Saba e l’archeologia industriale di Ostiense.
[Nota: questi ultimi quartieri sono descritti velocemente, perché hanno tutti un articolo ad hoc. Se siete interessati, potete approfondire cliccando sui vari rimandi]



Abbiamo poi ripreso la macchina e siamo finiti a La Certosa (o borghetto degli angeli), in zona Torpignattara! La certosa è un mosaico di viette coloratissime dove è facile notare una devozione fortissima per la Madonna degli Angeli. Largo dei Savorgnan è una piccola piazzetta dove la vita scorre lentamente, tra una partita di briscola ed una chiacchierata fuori dal bar. Quando si visita il Borgo degli Angeli sembra di fare un viaggio nel passato, in una Roma che – forse – non c’è più.
L’insediamento urbano viene costruito ad inizio Novecento, con la costruzione di baracche da parte di migranti provenienti da Lazio, Marche e Abruzzo. La baraccopoli continuò a crescere anche nel dopoguerra, con l’arrivo di persone da ogni parte del paese. Qui troverete un murales dedicato a Ciro Principessa, giovane abitante del Borgo ed esponente del PCI, che fu ucciso negli anni 70 per mano neofascista. Si occupava della biblioteca popolare della zona e veniva considerato da tutti un vero esempio di riscatto sociale.
Da lì, abbiamo fatto una breve passeggiata per il Parco di Tor Fiscale e Porta Furba. La passeggiata è durata poco perché poi ha iniziato a piovere a dirotto. La pioggia però non ci ha impedito di andare a mangiare a Frascati, sempre alla Cantina Simonetti!
La mattina seguente ci svegliamo lentamente, facciamo una passeggiata al Quadraro e andiamo a consegnare la macchina. Prima di salutare Rossella, passiamo in rassegna l’imperdibile Rione I Monti, i Fori Imperiali, la Galleria Sciarra, Fontana di Trevi, Piazza di Spagna, Via Margutta e Piazza del Popolo.
Ciao Rossella, la prossima volta ci vediamo in Veneto!
3. Alla scoperta delle tradizioni romane: itinerari a Roma per scoprire la romanità
È l’itinerario per te se ti piace:
- La gastronomia
- Architettura & quartieri fuori dal centro storico
- Posti inusuali
Ed inoltre:
- Hai a disposizione 3 giorni
- Hai una macchina (o prevedi di noleggiarla)
- Conosci Roma molto bene
Fra questi 4 itinerari a Roma, questo è forse quello che si avvicina di più ad una mappatura delle tradizioni legate a questa città. Ma non vogliamo spoileravi troppo!
Chiara, la mitica Lucky_souvlaki (anche lei conosciuta in Georgia), è venuta nel pomeriggio di un caldo giovedì di giugno. Dopo pochi minuti dal suo arrivo, siamo andati a fare un BBQ a casa di amici, per poi tornare a casa. Il giorno dopo abbiamo lavorato (per far felice Beppe Sala) ma – per la pausa pranzo – ci siamo concesse un primo romano all’Osteria der Tempo Perso.
Dopo un po’ di sano romanworking, abbiamo raggiunto Alessio a San Lorenzo, dove siamo andati da Renato – istituzione del quartiere. Ovviamente, abbiamo preso un mojito bello carico a 3,50€. Nel frattempo, abbiamo recuperato Gabriele e ci siamo diretti ad Ariccia, la città della porchetta!
Ariccia è davvero molto carina, perfetta per una gita fuori porta da Roma (anche per la strada dei laghi, che è incredibile). Per cena, siamo andati nella storica Fraschetta de Sora Ines (la prima aperta ad Ariccia), dove l’antipasto è stato talmente abbondante che Chiara ha dovuto annullare il suo primo.
Cucina romana 1 – 0 Chiara!



La mattina seguente, abbiamo fatto il nostro solito itinerario, che potremmo definire così:
- Colazione all’Angelo Azzurro con un maritozzo con la panna
- Gita al Corviale
- Visita del Trullo
- Giro per l’architettura fascista dell’EUR.
A pranzo però, la musica cambia! Siamo finiti in un quartiere assurdo. Quasi nessun romano conosce la Borgata Petrelli, eppure ha una storia davvero particolare. Nel 1915, la Marsica conobbe un terremoto che distrusse vari paesi, tra cui Rendinara (in Abruzzo). Non potendo tornare nel luogo di origine, gli abitanti fecero una lunga transumanza fino a Roma. Nello specifico, arrivarono in un piccolo borgo rurale del Settecento, dove i terreni appartenevano ai fratelli Petrelli. In quel periodo, l’area era disabitata a causa di una precedente epidemia di malaria. I Petrelli decisero quindi di dare i terreni agli abruzzesi e costruirlo ad immagine e somiglianza di Rendinara.
Storia interessante, non è vero? Ma c’è un elemento che la rende ancora più interessante, la Trattoria La Rustica – fulcro del quartiere! Il cibo è genuino (quasi tutto viene dal loro orto), i prezzi irrisori e l’oste… fa l’oste! Se volete capire un po’ di più la romanità, bisogna venirci! Una piccola perla rara incredibilmente affascinante.
Dopo pranzo, saliamo in sella del nostro bolide e facciamo l’unica cosa che un romano farebbe in un sabato (caldo) di giugno: andare ad Ostia! Prima ci fermiamo ad Ostia Antica, un piccolo borgo del Quattrocento, con un castello costruito per difendere l’ultimo tratto del Tevere. Un posto incredibile, che a me ricorda sempre tanto Trastevere. Dopo una rapida visita del borgo (è un insediamento piccolissimo, con tanto di cinta muraria) ci siamo diretti alla spiaggia di Capocotta (e sì, siamo ancora a Roma)!
Un bagno e via, perché Roma è semplicemente una città che va dagli Appennini al mediterraneo!



La sera, siamo andati all’immancabile Osteria Bonelli, dove abbiamo preso la gricia più buona del mondo. Poi siamo andati a prendere una cosa da bere da Necci 1924 al Pigneto, posto storico (e molto carino) del quartiere.
La mattina seguente, ci siamo diretti verso la Chiesa di Santa Caterina Martire, di culto ortodosso dipendente dal Patriarcato di Mosca, costruita nel 2009. Da lì, siamo andati ad osservare l’effetto ottico a via Piccolomini, ovvero quello che si ha guardando la Cupola di San Pietro. Siamo poi rientrati nelle mura aureliane per visitare il Rione Borgo (o Borgo Pio, per gli amici).
Lasciamo il centro per dirigerci verso Roma Nord. Nello specifico, ci siamo diretti a Ponte Milvio (un ponte giovane, che esiste solo dal 207 a.C.), per poi visitare il quartiere Flaminio. Nello specifico, abbiamo visitato la Piazza Perin del Vega – chiamato il salotto di Roma – costruita nel 1919. Oltre ad essere una delle nostre piazze preferite di Roma (Nord), c’è anche un leccio plurisecolare incredibile. L’albero si chiama “Tutta Roma”, perché quando i bambini si arrampicavano sul leccio ad inizio Novecento dicevano che da lì si potesse vedere tutta Roma!
Dopo una pausa di riflessione da Apoteca, ci siamo diretti verso la Piccola Londra: un angolo di Inghilterra voluta dal sindaco Nathan (qui potete approfondire la storia della zona). Prima di lasciare la macchina all’autonoleggio, abbiamo fatto una passeggiata in centro dove abbiamo visto:
- Rione Ponte
- Via del Governo vecchio con la libreria indipendente Altroquando
- Arco degli Acetari
- Passetto del Biscione
Più un rinforzino da Zazà e al Caffè Tazza d’oro.
E così, salutiamo la terza tappa di quest’articolo su Roma in 4 itinerari!
4. Itinerari a Roma per gli amanti dell’arte: i muri della città parlano
È l’itinerario per te se ti piace:
- La gastronomia
- Posti inusuali
- Architettura & quartieri fuori dal centro storico
Ed inoltre:
- Hai a disposizione 3 giorni
- Conosci Roma molto bene
Quarto ed ultimo capitolo di Roma in 4 itinerari! A differenza degli altri, in questo caso ci siamo mossi esclusivamente con i mezzi pubblici – riducendo i costi del weekend ma aumentando leggermente i tempi di percorrenza. Onestamente però, l’itinerario che abbiamo fatto a piedi il primo giorno è fra i nostri preferiti di sempre! C’è da dire, che quando si viaggia in macchina spesso si è più vincolati e lunghi itinerari a piedi diventano quindi impossibili!
Chiara è arrivata in un venerdì mattina di fine giugno. Abbiamo fatto un pranzo veloce all’osteria der tempo perso e poi abbiamo preso la metro A direzione Piazza del Popolo. Da lì, abbiamo iniziato il nostro percorso a piedi (che potete seguire anche sulla mappa qui sopra):
- Via Margutta
- Fontana di Trevi
- Galleria Sciarra
- Piazza di Sant’Ignazio – con i premi palazzi nobiliari costruiti per ricavarne una rendita.
- Piazza di Pietra
- Il Pantheon con una granita di caffè con panna da Tazza D’Oro
- Piazza Sant’Eustacchio (ed il suo minuscolo rione)
- Piazza Navona
- Piazza del Fico
- Via del Governo vecchio, con visita alla libreria Altroquando
- Arco degli Acetari
- Campo De’ Fiori
- Ponte Sisto
- Rione Trastevere, con rinforzino al Bar Chakra
- Isola Tiberina
- Ghetto e Rione Campitelli
- Giardino degli Aranci
Potete approfondire la storia dei punti visitati, in questo articolo.



Una volta tornati a casa, oltre che a morire sul divano, siamo andati a mangiare una pizza al Giardino Segreto.
La mattina dopo, abbiamo ripetuto il nostro itinerario preferito per il sabato mattina, ovvero:
- Colazione all’Angelo Azzurro con un maritozzo con la panna
- Gita al Corviale
- Visita del Trullo
Ed è qui che con Chiara, grande esperta di arte, abbiamo cercato di dare un volto a tutta quell’arte muraria. Perché i muri della periferia romana parlano ed hanno davvero tanto da dire.
Dal Trullo, abbiamo preso un autobus per Testaccio, dove abbiamo mangiato un’ottima carbonara da Oio a casa mia.
Dopo aver preso il caffè da Barberini, siamo andati a vedere il Cimitero Acattolico, che si trova sempre nel rione. Quando c’era ancora lo Stato Pontificio, la chiesa cattolica vietava di seppellire in terra “gli altri”, ovvero i non cattolici, i suicidi e gli attori. Chi non era cattolico, veniva sepolto insieme alla prostitute sul Muro Torto. Questo durò fino al Settecento, quando i “signori non cattolici” richiesero un terreno dove avere una degna sepoltura. Viene dato loro questo spazio incredibile, a due passi dalla Piramide. Qui riposano personaggi illustri, come Gramsci e Camilleri.
Dopo aver visto il cimitero, siamo andati a fare due passi a Garbatella, che rimane sempre un esempio di città giardino incredibile.



La nostra giornata è iniziata con una colazione al Casale di Tor Fiscale, dove c’è una pace ed una quiete unica. Una bella alternativa, se non avete paura di sentire la mancanza del maritozzo quotidiano. Prendiamo la metro e scendiamo a Re di Roma. Da lì, ci dirigiamo verso il Pigneto, dove passeggiamo per il quartiere sonnecchiante e pieno di vita allo stesso tempo (chi è andato al Pigneto di mattina capirà). Dopo un rinforzino alla Pizzeria da Simone, il nostro itinerario a Roma in 3 giorni continua con una visita della Certosa (di cui vi abbiamo parlato nell’itinerario numero 2).
Dopo aver visto i murales del Borgo degli Angeli, siamo tornati a casa passando per via del mandrione. E, dopo esserci rifocillati con un kebab di Alibabà iniziamo un nuovo itinerario verso Roma Nord. Nello specifico, vediamo:
- I villini liberty di via dei Villini e Piazza Galeno, la zona era destinata alla nuova borghesia della città che cercava un modo (anche architettonico) per differenziarsi dalla nobiltà romana onnipresente
- Il Lemoncocco onnipresente
- Il quartiere liberty Coppedè
Ed ecco qui, che il nostro viaggio a Roma in 4 itinerari volge a termine. Prima però, non può mancare un gelato da Come il Latte, il migliore di Roma.

Speriamo che questo viaggio a Roma in 4 itinerari vi possa dare qualche spunto per la vostra prossima esplorazione romana!