Il Villaggio Operaio di Via Lincoln Milano è entrato di prepotenza nelle nostre vite con l’avvento di Instagram. Ma c’è qualcosa dietro quelle facciate stupendamente colorate? Assolutamente! Il villaggio operaio di Via Lincoln non è solo un arcobaleno di colori, un’esplosione di gioia. È anche una finestra aperta sulla storia più verace della Milano operaia.
E vabbè, se proprio dovete, potete anche fermarvi a fare qualche scatto per Instagram.
PS: Se vi interessa la storia dietro i villaggi operai, vi consigliamo di dare un’occhiata a questo articolo sul Villaggio Operaio di Crespi d’Adda.
Storia del Villaggio Operaio di Via Lincoln
Nel 1880 non esistevano ancora le case popolari. Alcuni operai, quindi, non riuscendo a sostenere un affitto, decisero di creare una cooperativa di abitazione, per abbattere così i costi di locazione. Gli operai, pagarono al comune 270.120 lire per un fazzoletto di terra di 100 mila metri quadri.
Una volta acquistata la terra, i soci della cooperativa cominciarono ad edificare le case. Avevano davanti due opzioni davanti: potevano scegliere di versare una quota associativa in Capitale Sociale o, in alternativa, aiutare a costruire le case del villaggio operaio di Via Lincoln. Ovviamente, la quota che andava in cooperativa non era neanche lontanamente paragonabile al costo di un affitto libero. Per gli operai rappresentava un risparmio notevole, e quindi un miglioramento delle condizioni della vita.
Il Villaggio Operaio di Via Lincoln è una testimonianza diretta non solo del Garden City Movement (ve ne abbiamo parlato anche con la Garbatella), ma anche che, insieme, le cose si fanno meglio.




Cosa vedere al villaggio operaio di Via Lincoln?
Premessa: il villaggio operaio di Via Lincoln non è affatto come la Garbatella. Cosa vuol dire? Che i cancelli sono sbarrati con enormi scritte ‘PROPRIETÀ PRIVATA’ e quindi, teoricamente, non si può entrare. Su questo il buon Lefebvre, padre del ‘Diritto alla città’ avrebbe molto da ridire, ma questa è un’altra storia…
Però voi conoscete la nostra natura curiosa e la nostra voglia irrefrenabile di entrare nei cortili. Su Via Lincoln c’è un solo cancello senza scritte e che, molto spesso risulta spalancato. Ecco noi ci siamo entrati e, ragazzi, i giardini e le case all’interno sono spettacolari! Detto questo, dopo 10 minuti che ci meravigliavamo dinanzi a questi giardini idilliaci una signora ci ha gentilmente ricordato che fossero privati. Ci siamo scusati e siamo usciti.
Se invece volete attenervi a rimanere sulla via principale di Via Lincoln, non temete, anche così vi goderete il viaggio. Cercate solo di buttare l’occhio oltre il cancello.
PS: Da visitare rigorosamente di giorno!
Come arrivare a Via Lincoln Milano
Se ci seguite da un po’, sapete che per noi il CarSharing è un’opzione sempre valida, anche quando visitiamo città all’estero. Ad esempio, l’abbiamo visitato anche quando siamo andati a Monaco di Baviera per San Valentino.
Altrimenti c’è sempre la super efficientissima metro meneghina, che in questa zona non è comodissima. Potete comunque prendere la metro rossa e scendere a San Babila, Palestro o Porta Venezia. La passeggiata fino a Via Lincoln è davvero piacevole.
Un ulteriore alternativa è l’autobus, nello specifico: 62, 19 e 92. Non mettiamo gli articoli davanti agli autobus perché non li abbiamo mai capiti.
Bonus track sulla Milano Operaia


Dove fare colazione vicino al villaggio operaio di Via Lincoln
Il giorno prima, dando un’occhiata per l’itinerario domenicale che ci aspettava, ci siamo chiesti: dove fare colazione vicino al villaggio operaio di Via Lincoln? Dopo varie ricerche la nostra scelta è ricaduta su Sissi e non poteva andarci meglio.
Malgrado un po’ di fila e la colazione rigorosamente al bancone (al tavolo diventa parecchio costosa), sia le bombe alla crema (superlativa) che il cappuccino sono deliziosi. La prossima volta proviamo il cornetto tagliato a metà ripieno di crema!
Il giardino delle culture
Il giardino delle culture è un interessante esempio di rigenerazione a due passi dal villaggio operaio di via Lincoln. I murales di Millo è davvero interessante e fornisce interessanti spunti di riflessione sugli spazi urbani. Vale davvero il viaggio, sopratutto in vista di un itinerario al Villaggio Operaio di Via Lincoln.